tag:blogger.com,1999:blog-26869862284153796002024-03-26T22:58:02.735+01:00Green News Deal “Se vuoi andare veloce, corri da solo.
Se vuoi andare lontano, vai insieme agli altri”
Carmine Maturohttp://www.blogger.com/profile/06288047215949067204noreply@blogger.comBlogger97125tag:blogger.com,1999:blog-2686986228415379600.post-14130506740863315932024-03-26T22:52:00.009+01:002024-03-26T22:54:36.336+01:00"Zona urbanizzata"? Ma ci faccia il piacere! <p style="text-align: justify;">Quando la gente chiede in gran numero, con interesse e passione, di partecipare davvero a scelte fondamentali come quelle in itinere sul governo del territorio, coinvolgendo le proprie forme associate, le Istituzioni debbono rallentare, ascoltare. Nel caso debbono modificare, anche sostanzialmente, il disegno, peraltro palesemente tracciato da pochi.</p><p style="text-align: justify;">La nostra istituzione regionale, invece, cosa fa? Accelera.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUoaaR9HOTvkixRrEKnkoChxOYg2mdzIlaFbDP2jm7pwIlzZkUIM2ltabkW2k7kPkWASfjtZJpxh4JO2UlV1n1vWhstWCFo63jcQuDq0rL5fiQKOGyf5Ty5nir5nLjFocYpWvC3ruX94alS20mY2G2b_S43d9lASCdcoBwbFZ0GrJ64rMVYSmS14BPQgo/s1599/vigneto.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="758" data-original-width="1599" height="202" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUoaaR9HOTvkixRrEKnkoChxOYg2mdzIlaFbDP2jm7pwIlzZkUIM2ltabkW2k7kPkWASfjtZJpxh4JO2UlV1n1vWhstWCFo63jcQuDq0rL5fiQKOGyf5Ty5nir5nLjFocYpWvC3ruX94alS20mY2G2b_S43d9lASCdcoBwbFZ0GrJ64rMVYSmS14BPQgo/w426-h202/vigneto.jpg" width="426" /></a></div><p></p><p style="text-align: justify;">La IV Commissione approva a maggioranza, con l'astensione delle destre e l'opposizione ferma dei 5S, norme urbanistiche concordate tra pochi.</p><p style="text-align: justify;">Adesso salirà il livello della protesta e...PERDEREMO TEMPO PREZIOSO.</p><p style="text-align: justify;">Spero davvero che, nei prossimi giorni se ne rendano conto e correggano contenuti e atteggiamento: la crisi climatica non ci aspetta e non è proprio più il tempo di consumare tempo, territorio, paesaggio e risorse esauribili.</p><p>Il tempo del consumismo ingordo volge a termine.</p><p><span style="color: #0b5394;">Francesco Escalona</span></p><p><i>La foto "Vigneto urbano" è di Francesco Escalona ed è stata scattata presso le Cantine "La Sibilla" di Bacoli.</i></p>Sergio Frattinihttp://www.blogger.com/profile/17730140748495828576noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2686986228415379600.post-73204707713770506812024-02-28T22:07:00.004+01:002024-02-28T22:08:17.032+01:00I cancelli alla Galleria Umberto: una sconfitta per la città<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">La decisione di installare i cancelli alla Galleria Umberto è un passo indietro per la città. Piuttosto che affrontare le radici dei problemi di sicurezza e gestione, le autorità hanno optato per una soluzione semplicistica che penalizza l'immagine della città e offende la bellezza e la funzione che il Monumento rappresenta.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVJ2ZOSdIOXqS4hyzNyFy0E1jqCt7x-qBMEG6ZeNipzrRmoO233F0A0SXnhMfegsh17PEkwaXEaEf3d4pU-mol1K2fWMeFil2D-AouYeAMhVVXBVU-ANYmBI-aRhT1meV-PX6f1F-mdcWRQR-Hy0xsCROg02nqmbMAB8VcU2p3K-zF_9QZMMyTEeZOWW8/s640/Galleria%20principe%20umberto.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="360" data-original-width="640" height="192" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVJ2ZOSdIOXqS4hyzNyFy0E1jqCt7x-qBMEG6ZeNipzrRmoO233F0A0SXnhMfegsh17PEkwaXEaEf3d4pU-mol1K2fWMeFil2D-AouYeAMhVVXBVU-ANYmBI-aRhT1meV-PX6f1F-mdcWRQR-Hy0xsCROg02nqmbMAB8VcU2p3K-zF_9QZMMyTEeZOWW8/w342-h192/Galleria%20principe%20umberto.jpg" width="342" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;">Chiudere i cancelli non risolve i problemi di illegalità e comportamenti indesiderati, ma forse li sposta altrove. È una mera illusione di sicurezza che non affronta le cause profonde del disagio sociale che affligge la città.</span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Anche la Villa Comunale sembrava che senza i cancelli non si potesse tutelare. L'abbandono invece è stato progressivo nonostante i cancelli.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Invece di isolare e dividere, le istituzioni dovrebbero concentrarsi su soluzioni inclusive che coinvolgano la comunità locale, promuovendo un senso di appartenenza e responsabilità condivisa. Chiudere i cancelli è un segnale di mancanza di fiducia nella capacità di una parte della città di affrontare le sfide sociali in modo costruttivo e partecipativo.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">La Galleria Umberto dovrebbe essere un centro di vita e cultura diurna e notturna che riflette la diversità e l'inclusione della nostra città. Chiudere i cancelli va contro questo principio fondamentale, trasformando un simbolo di aggregazione in un simbolo di divieto.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Bisognerebbe tornare al tavolo delle discussioni e lavorare insieme alla comunità per sviluppare soluzioni efficaci e sostenibili che affrontino veramente i problemi alla radice. Solo così la Galleria Umberto potrà tornare a essere un luogo di incontro e prosperità per tutti i cittadini.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">I cancelli alla Galleria saranno il simbolo del fallimento di chi doveva garantirle la sicurezza e il decoro.</span></p><p><br /></p><p><span style="color: #0b5394;">Carmine Maturo</span></p><p><br /></p>Sergio Frattinihttp://www.blogger.com/profile/17730140748495828576noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2686986228415379600.post-50343042570931165372024-02-09T19:39:00.001+01:002024-02-09T19:39:24.080+01:00Associazioni di categoria, ambientalisti e sindacati: insieme per una nuova legge di governo del territorio in Campania<p style="text-align: left;"><span style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Oggi presso il
dipartimento di Architettura si è tenuta una grande giornata di confronto
democratico, di idee e di partecipazione tra le associazioni ambientaliste e di
tutela del paesaggio, organizzazioni sociali e sindacali autoconvocatesi,
ancora una volta, in opposizione al DDL di modifica della legge 16/04.
L’intento, scaturito dall’incontro, è stato quello di lavorare insieme per
elaborare <b>una nuova e moderna legge di governo del territorio in Campania</b>.</span></span></p><p><span style="text-align: justify;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO5ofBYNC9cOfD_g6UCNEp_Gbx3FVuUTwe45A-lSucESHG7y-_jaqommyqEDoJGe2hCy-SL9et_aVbCbC6wNerRfEYnXx1Kmd1xAT3agzWyXy6hAqMKYHLYm4PKhnVcOQH_95Eyt1nhJFpxFLXooNd75gCYofWuxnWKqEYb7uyfMDqEL6m-Q34fOq_WUM/s1037/convegno-legge-urbanistica-napoli-8-feb-2024.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="1037" height="218" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO5ofBYNC9cOfD_g6UCNEp_Gbx3FVuUTwe45A-lSucESHG7y-_jaqommyqEDoJGe2hCy-SL9et_aVbCbC6wNerRfEYnXx1Kmd1xAT3agzWyXy6hAqMKYHLYm4PKhnVcOQH_95Eyt1nhJFpxFLXooNd75gCYofWuxnWKqEYb7uyfMDqEL6m-Q34fOq_WUM/w377-h218/convegno-legge-urbanistica-napoli-8-feb-2024.jpg" width="377" /></a></div><span style="font-family: inherit; text-align: justify;">La proposta,
articolata collettivamente ne</span><span style="background: yellow; font-family: inherit; text-align: justify;">l</span><span style="font-family: inherit; text-align: justify;">l’corso
dell’intera giornata, per una nuova e moderna legge, grazie alla convinta
adesione dei livelli nazionali, è così divenuta di interesse nazionale. La loro
presenza, infatti, ha consentito di inquadrare la problematica campana nel più
generale scenario nazionale e comunitario, sottolineando l’enorme distanza tra
i contenuti e i reali obiettivi del DDL e le urgenze costituite dai repentini
cambiamenti climatici e dalle tante opportunità offerte dalla visione
strategica del <i>green deal</i> e della transizione ecologica.</span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Si è così raggiunta
tra associazioni ambientaliste, di categoria, sindacali e sociali, una condivisione
di opinioni ed una convergenza di obiettivi nell’unanime volontà di proseguire i
lavori nell’elaborazione della legge da parte di soggetti promotori e di quelli
che man mano, anche oggi, hanno aderito.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">A conclusione
della giornata democratica di confronto e di partecipazione è stato istituito
un Tavolo di lavoro che avrà come obiettivo la scrittura di una nuova e moderna
legge di governo del territorio per una rigenerazione urbana e territoriale,
adeguata ai temi posti dai cambiamenti climatici e alle tante urgenti e
improrogabili esigenze ecologiche, ambientali e socio-economiche della Campania.
<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">La nuova
legge, che dovrà fondarsi sulla partecipazione collettiva, si proporrà tra
l’altro di: <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="line-height: normal; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"></p><ul><li><span style="font-family: inherit;"><span style="mso-list: Ignore;"><span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-variation-settings: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></span><span style="text-indent: -18pt;"><span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;"> </span></span><span style="text-indent: -18pt;">non
confliggere con le norme costituzionali inerenti alla tutela del paesaggio e
della biodiversità;</span></span></li><li><span style="font-family: inherit;"><span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;"> </span>azzerare
concretamente e in tempi ravvicinati il consumo di suolo, salvaguardando il
territorio naturale e coltivato, anche all’interno dei perimetri urbani e delle
aree intercluse che contengono ancora suolo vivo;</span></li><li><span style="font-family: inherit;"> integrare la pianificazione territoriale con quella paesaggistica;</span></li><li><span style="font-family: inherit;"><span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;"> </span>procedere
ad una riorganizzazione politico-amministrativa dell’armatura urbana regionale;</span></li><li><span style="font-family: inherit;"><span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;"> </span>garantire
il risanamento dell’ambiente, nonché il ripristino degli ecosistemi naturali,
terrestri e marini, in particolar modo di tutti gli interventi in aree SIN e
SIR (Siti di Interesse Nazionale e Regionale);</span></li><li><span style="font-family: inherit;"> salvaguardare i centri storici, favorendo il recupero del patrimonio
culturale in essi racchiuso</span></li><li><span style="font-family: inherit;"> <span style="text-indent: -18pt;">affrontare
e contrastare normativamente i fenomeni di gentrificazione e di espulsione
degli abitanti, degli studenti, degli artigiani e del commercio storico dalle
aree centrali, indotta da processi speculativi basati sull’incremento della
rendita immobiliare;</span></span></li><li><span style="font-family: inherit;"><span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-variation-settings: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><span style="font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant: normal; font-variation-settings: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><!--[endif]-->promuovere
una rigenerazione urbana, territoriale e ambientale che non si limiti ad
aspetti edilizi, ma che dia soprattutto risposte ai bisogni sociali, culturali
ed economici delle comunità insediate, garantendo nel contempo nuova occupazione
stabile, di qualità e sicura, soprattutto alle fasce giovanili. </span></li></ul><!--[if !supportLists]--><p></p><p class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="line-height: normal; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><span style="font-family: inherit;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><span style="font-family: inherit;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><span style="font-family: inherit;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><span style="font-family: inherit;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><span style="font-family: inherit;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoListParagraphCxSpLast" style="line-height: normal; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><span style="font-family: inherit;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="line-height: normal; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><span style="font-family: inherit;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoListParagraphCxSpLast" style="line-height: normal; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;"><span style="font-family: inherit;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Il Tavolo di
lavoro istituito oggi, con questa straordinaria partecipazione, forse mai
registrata prima in Campania, sarà un Tavolo permanente. Oltre alle nuove
adesioni, acquisite durante la giornata, resterà aperto al contributo di
cittadini, associazioni, rappresentanze di categorie ed istituzioni, che saranno
concretamente interessate al benessere sociale dei cittadini, delle città e del
territorio della Campania. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: normal; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Primo
appuntamento del Tavolo di lavoro sarà una prossima autoconvocazione presso la
sede del Consiglio Regionale a cui, come per la giornata di oggi, saranno invitate
tutte le rappresentanze istituzionali deputate all’approvazione della legge.</span><o:p></o:p></p>
<p class="Default"><span style="font-size: 11pt;"><span style="color: #073763;">ADA Donne Architetto – A.N.F.S.U.
(Associazione nazionale di filosofia e scienze umane) - A.N.T.A.R.E.S. - AIR,
Architetti in Rete - ARCI Campania – Associazione Amici di Ideacittà - Ass.
Marco Mascagna – Associazione Percorsi Napoletani - CGIL Campania -
Casartigiani Campania - CIA Campania - Confartigianato - CNA Costruzioni
Campania - FIAB - Fillea CGIL Campania - FLAI CGIL Campania - Gente GREEN - Gentle
Green Events - Italia Nostra - Legambiente - MaiPiùAmianto - Nu.Ri.Ge. Nuove
Ri-Generazioni – RETE Set - Rete Sociale No Box - Rigenera Campania - SPI CGIL
Campania - UDU - VAS -WWF Italia.</span><span style="color: rgba(0, 0, 0, 0);"><o:p></o:p></span></span></p>Sergio Frattinihttp://www.blogger.com/profile/17730140748495828576noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2686986228415379600.post-1469465165352059622024-02-06T23:59:00.008+01:002024-02-07T00:01:09.428+01:00COMUNICATO STAMPA - Giornata di mobilitazione 08/02/2024<div style="line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: left;"><div style="text-align: justify;"><b><span style="font-family: inherit;"><span style="line-height: 107%;">Il
giorno 8 febbraio 2024, </span><span style="line-height: 107%;">presso
la sede del DIARC, via Forno vecchio, 4 , </span><span>si
terrà una</span></span></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="font-family: inherit;"><br /></span></b></div><span style="font-family: inherit;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><div style="text-align: justify;"><b><span style="color: #00b0f0; line-height: 107%;">GIORNATA DI MOBILITAZIONE</span></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="color: #00b0f0; line-height: 107%;"><br /></span></b></div></b><b><div style="text-align: justify;"><b><span>Una Conferenza Stampa e un Tavolo di
lavoro </span></b><b><span>per chiedere alla Giunta Regionale </span></b><b>una nuova e moderna legge di Governo del
Territorio.</b></div></b><span style="color: #231f20;"><div style="text-align: justify;"> </div></span><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><div style="text-align: justify;"><i><span style="line-height: 115%;">Ancora
una volta l’associazionismo ambientalista e di tutela del paesaggio e
organizzazioni sociali, sindacali operanti sul territorio si apriranno al
confronto con le istituzioni, gli stakeholder, i cittadini e i media per
l’istituzione di <b>un Tavolo di Lavoro</b>
<b>per l’elaborazione di una nuova e
moderna Legge Urbanistica</b> che integri la pianificazione territoriale con
quella paesaggistica ed esalti il ruolo strategico della pianificazione e dei
processi partecipativi, nell’ottica della Transizione Ecologica.</span></i></div></i><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><div style="text-align: justify;"><i><span style="line-height: 115%;">Questa
giornata di mobilitazione vedrà la partecipazione dei vertici delle
associazioni di carattere nazionale per testimoniare il loro supporto alle
rappresentanze regionali e locali e al variegato mondo associativo che
dall’estate scorsa si è mobilitato contro il Disegno di legge: "Modifiche
alla L.R. Campania n. 16/2004, recante Norme sul Governo del Territorio".</span></i></div></i><span style="line-height: 107%;"><div style="text-align: justify;"> </div></span><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><div style="text-align: justify;"><b><span style="line-height: 107%;">Antefatto:</span></b></div></b><span style="line-height: 107%;"><div style="text-align: justify;">Il 23 novembre 2023, associazioni ambientaliste, sindacali e
sociali furono promotrici di un Sit-In
di protesta presso il Consiglio Regionale del Centro Direzionale. Nonostante le proibitive condizioni del tempo
date da un fortissimo vento, fecero sventolare le bandiere della protesta
contro il provvedimento di modifica della Legge Regionale di Governo del
territorio n.16 del 2004.</div> </span><span style="line-height: 107%;"><div style="text-align: justify;">Fu una giornata di manifestazione democratica per
esplicitare meglio i motivi del forte dissenso al DdL approvato in Giunta
Regionale nel giugno scorso e in procinto di essere discusso nell’aula
consiliare.</div></span><span style="line-height: 107%;"><div style="text-align: justify;">Una delegazione delle associazioni, fu infine ricevuta da alcuni consiglieri regionali,
nonché dal presidente della IV^ Commissione Consiliare, on. Luca Cascone, che
in conclusione dell’incontro, assicurò che alla conclusione dei lavori della
Commissione da lui presieduta, avrebbe convocato confronto preventivo sul maxi
emendamento licenziato e che nel contempo si sarebbe fatto portavoce nei
confronti dell’Assessore all’Urbanistica Bruno Discepolo, affinché, anche <b>in fase di discussione del Regolamento di
attuazione, le stesse associazioni fossero coinvolte in un percorso di
confronto e condivisione dello stesso.</b></div></span><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><div style="text-align: justify;"><b><span style="line-height: 107%;">I due provvedimenti</span></b><span style="line-height: 107%;">, assicurò Cascone, legge di modifica e
regolamento di attuazione, come richiesto dalle Associazioni, avrebbero
proceduto di pari passo, anche in considerazione del fatto che<b> la legge di modifica della L.R. 16/2004
sarebbe priva di efficacia senza il regolamento di attuazione approvato.</b></span></div></b><span style="line-height: 107%;"><div style="text-align: justify;">Son passati ormai più di due mesi ma non ci è stato ancora
trasmesso ufficialmente il testo del maxi-emendamento annunciato, nè abbiamo
notizia dell’Istituzione del Tavolo di confronto sulla Legge, nè tanto meno
quello sul Regolamento.</div></span><span style="line-height: 107%;"><div style="text-align: justify;">Anzi.</div> </span><span style="line-height: 107%;"><div style="text-align: justify;"><b>Voci insistenti circolano in merito alla
volontà del Presidente della IV Commissione di inviare il testo col
maxi-emendamento annunciato, e ancora misterioso, senza istituire quel momento
di dialogo e di confronto annunciato il 23 novembre e senza il testo del
regolamento d’attuazione preannunciato.</b></div></span><span style="line-height: 107%;"><div style="text-align: justify;"> </div></span><span style="line-height: 107%;"><div style="text-align: justify;">Per questa ragione le sottoscritte Associazioni e
Organizzazioni, preoccupate del tempo che scorre, hanno deciso di riprendere la
contestazione indicendo una</div> </span><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><div style="text-align: justify;"><b><span style="line-height: 107%;">GIORNATA DI MOBILITAZIONE CONTRO
L’ATTUALE DISEGNO DI LEGGE DI MODIFICA DELLA L.16/84,</span></b><span style="line-height: 107%;">
<b>per il giorno GIOVEDI 8 FEBBRAIO 2024 presso la sede del DIARC, via Forno vecchio 4.</b></span></div></b><span style="line-height: 107%;"><div style="text-align: justify;">Si sono progressivamente aggiunte alla protesta molte altre
sigle di Associazioni e Organizzazioni ambientaliste, sindacali e adesso del
mondo dell’agricoltura, CHE SONO STATE INVITATE A INTERVENIRE.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><o:p><div style="text-align: justify;"><i style="color: #0b5394;">ADA Donne Architetto</i></div></o:p></span><span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;"><i>A.N.T.A.R.E.S.</i></div></span><span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;"><i>AIR, Architetti in Rete</i></div></span><span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;"><i>ARCI Campania</i></div></span><span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;"><i>Ass. Marco Mascagna</i></div></span><span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;"><i>CGIL Campania</i></div></span><span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;"><i>CNA Costruzioni Campania</i></div></span><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><div style="text-align: justify;"><i><span style="color: #0b5394;">Casartigiani Campania</span></i></div></i><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><div style="text-align: justify;"><i><span style="color: #0b5394;">Confagricoltura</span></i></div></i><span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;"><i>FIAB</i></div></span><span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;"><i>Fillea CGIL Campania</i></div></span><span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;"><i>FLAI CGIL Campania</i></div></span><span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;"><i>Gente GREEN</i></div></span><span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;"><i>Gente Green Events</i></div></span><span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;"><i>Italia Nostra</i></div></span><span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;"><i>Legambiente</i></div></span><span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;"><i>MaiPiùAmianto</i></div></span><span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;"><i>Nu.Ri.Ge. Nuove Rigenerazioni</i></div></span><span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;"><i>Rete Sociale No Box</i></div></span><span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;"><i>Rigenera Campania</i></div></span><span style="color: #0b5394;"><div style="text-align: justify;"><i>SPI CGIL Campania</i></div></span><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><div style="text-align: justify;"><i><span style="color: #0b5394;">UDU</span></i></div></i><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><div style="text-align: justify;"><i><span style="color: #0b5394;">VAS</span></i></div></i><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><div style="text-align: justify;"><i><span style="color: #0b5394;">WWF
Italia ETS</span></i></div></i></span></div>
<p class="MsoNormal" style="tab-stops: 247.8pt;"><a name="_gjdgxs"></a></p>
Sergio Frattinihttp://www.blogger.com/profile/17730140748495828576noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2686986228415379600.post-11099026859585015902024-02-02T22:15:00.006+01:002024-02-02T22:23:30.565+01:00"COME LA LUCE DELL'ALBA" di Pio Russo Krauss: un racconto sincero sulla necessità di difendere la Bellezza del nostro territorio e dare respiro all’Amore sincero per l'altro.<p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoKdNeitc3tOsvysCHRgpPIKM58wXmfKtqDjPk5g714S-pnt0BSsXPnCDjSd2B3IEUKLGogAO_kCTmRlqHcNy0Jho5EO0bCNp0PFank_z09P28FsOy_RYEk-hpP4S4kLDDmwIaWWLXHBMTJ6yTscbtFExS0WULbsf853V7Ms9R7khwOnwxNQ-O1Wql35k/s2040/libro%20Pio.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2040" data-original-width="1148" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoKdNeitc3tOsvysCHRgpPIKM58wXmfKtqDjPk5g714S-pnt0BSsXPnCDjSd2B3IEUKLGogAO_kCTmRlqHcNy0Jho5EO0bCNp0PFank_z09P28FsOy_RYEk-hpP4S4kLDDmwIaWWLXHBMTJ6yTscbtFExS0WULbsf853V7Ms9R7khwOnwxNQ-O1Wql35k/s320/libro%20Pio.jpg" width="180" /></a></div><br />In “Come la luce
dell’Alba” il tratto autobiografico e la
finzione del romanzo si presentano in un interessantissima miscela. La storia, ambientata esattamente 50 anni fa, parla con forza al nostro tempo anche se il contesto locale e nazionale descritto
con precisione ci riporta a quegli anni come un esperienza profondamente immersiva.
Il romanzo avvincente con una densa struttura
che incuriosisce ed emoziona fino alle ultime pagine grazie anche ad un
<i>parterre </i>di personaggi per niente banali
risulta al contempo quasi un compendio, applicato al nostro territorio,
dei contenuti dell’enciclica “ Laudato Si” di Papa Francesco. L’autore non a caso è da sempre impegnato in
ambito sociale ambientalista ed ecclesiale ed ovviamente affida molto della sua
esperienza di vita a diversi personaggi immaginari e non solo al protagonista.<p></p><p class="MsoNormal"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">In una Chiesa ancorata a vecchie logiche di potere a braccetto
con la DC, nei mesi del <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>referendum per
il divorzio, durante la crisi petrolifera e la caduta di Franco in Spagna quasi
per inerzia, siamo a cavallo tra ’73 e ’74, Sergio, un giovane prete agostiniano
colto e coraggioso, compie una piccola rivoluzione collettiva ed infine
profondamente<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>personale in una
sconosciuta periferia di Napoli occidentale. La storia infatti è<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ambientata nel quartiere di Pianura che in quegli anni, ma per certi
versi ancora adesso, si caratterizza per la ruralità. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2Dc6OzI9az0CGT1RGcNbuHzRdD6YQuisj6Y-_IyGs2hFlnSfd89pDIGz7RREtF5a2vW2nCMtVWFf0TSOmLUyQ1emii8x1etIlBUbn9OKutFmAc_veXHQbaSS-6TGSDAxrg5kyNyGSUxVCva7Cb8dY6ZrW9cQ0pc3Tiv_0pKhKK2PhnugSLGZAXNA2egE/s813/Chiaiano1.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="813" height="227" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2Dc6OzI9az0CGT1RGcNbuHzRdD6YQuisj6Y-_IyGs2hFlnSfd89pDIGz7RREtF5a2vW2nCMtVWFf0TSOmLUyQ1emii8x1etIlBUbn9OKutFmAc_veXHQbaSS-6TGSDAxrg5kyNyGSUxVCva7Cb8dY6ZrW9cQ0pc3Tiv_0pKhKK2PhnugSLGZAXNA2egE/w288-h227/Chiaiano1.jpg" width="288" /></a></div><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">I mostri da combattere
fin da subito sono tanti, una Camorra a braccetto con una pessima borghesia e
tollerata nei fatti anche dai governanti della città, pronta a sventrare<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>per sempre quel territorio scacciando i suoi indifesi ospiti contadini, il vero presidio della
bellezza di quel territorio oltre ad una
piccola comunità ancora più debole; un tema nel tema sulle tolleranze e la
conoscenza ed il rispetto dell’altro. Si aggiungono, seguendo la narrazione, il
tema dell’ignavia che a volte si sviluppa in buona fede ma può creare danni
irreparabili, quello del dogma della Chiesa che non aiuta l’applicazione della
vera parola del Cristo oltre ad <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>un tema
scabroso trattato con molta sensibilità e saggezza dall’autore. <o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Sullo sfondo della vicenda che si dipana in pochi mesi <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sentiamo sempre il respiro della natura e le
sue stagioni ancora ben definite in quei tempi con un autunno avvolgente, un
inverno cupissimo e piovoso ed una primavera che stenta ad arrivare ma che
esploderà con tutto il suo Amore nel finale.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-x6p1sJ5V2VlCuAyrhKpojeEdOPzjYdDLJOsx25WYUXIEdQhm_I27Dbo6R-dWYT8ZtQyVj7h3CNu4F3Mva6Jutp5_l7fD4PJ38OfEmnVG_PbpXEgsX2GDvDmM84M8H24MuRSpQA3RMb06u_BYf3oyhwYjv_UKPiRBDTuTuoj2wZ4M5OfDz87PmaWATK8/s2040/Chiaiano2.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1148" data-original-width="2040" height="174" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-x6p1sJ5V2VlCuAyrhKpojeEdOPzjYdDLJOsx25WYUXIEdQhm_I27Dbo6R-dWYT8ZtQyVj7h3CNu4F3Mva6Jutp5_l7fD4PJ38OfEmnVG_PbpXEgsX2GDvDmM84M8H24MuRSpQA3RMb06u_BYf3oyhwYjv_UKPiRBDTuTuoj2wZ4M5OfDz87PmaWATK8/w310-h174/Chiaiano2.jpg" width="310" /></a></div>L’effetto devastante alla base del racconto, personalmente
l’ho potuto osservare direttamente sul
luogo nell’immediato post-terremoto. In quella fase l’argine sul dilagare della
speculazione edilizia che i protagonisti della storia difendevano insieme a WWF e Italia Nostra con un Antonio
Iannello, unico omaggiato con una sua
presenza reale oltre al Sindaco dell’epoca, ed una Coldiretti ed il Partito
Comunista soggetti che risultavano <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ancora
un riferimento utile, si ruppe quasi definitivamente.<o:p></o:p><p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Oggi non è tutto perduto a ben vedere qualche brano di
quella ruralità di qualità resiste ancora e va fortemente tutelato. Il<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>romanzo di Pio fa venire voglia di combattere
con saggezza ancora. E’ forte L’impatto alla lettura per chi di noi si è
mosso<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>per la tutela del nostro
territorio ma <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sono sicuro che per i temi
trattati e l’ottima scrittura appassionerà quasi tutti i lettori.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal"><i>Pio Russo Krauss, medico educatore in ambito sanitario ed
ambientale con un forte impegno in ambito sociale ed ecclesiale, é stato
presidente del Centro Culturale Giovanile, militante di associazioni ambientali
e e pacifiste. E' attualmente il
Presidente dell’Associazione "Marco Mascagna".</i></p><p class="MsoNormal"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">Il libro è edito da La Valle del Tempo, Napoli. </p><p class="MsoNormal"><span style="color: #073763;">Guido Liotti</span></p>Sergio Frattinihttp://www.blogger.com/profile/17730140748495828576noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2686986228415379600.post-986757011687747632024-01-27T14:58:00.018+01:002024-01-27T15:33:54.744+01:00COMUNICATO STAMPA: DONNE IN CAMMINO PER LA PACE<div style="text-align: left;"><div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMyWTjz86xkJB1vVuvPfyGr8pKuTePMWbkegIXGSInnkMxmjSNliMQvpHqYBegxwxHLTMKKhvqEbrssR-OGAfuDl92erP_iQMiWwPCfKi183Aa-x4v0xsT-qmPtpfp3qo-dZkywZzIIAqZafne3Ly5gU6yv9vbwjtv3CjFXOHcMr8LdMUietEP8PPFR3A/s1024/locandina%2027-01.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="724" height="405" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMyWTjz86xkJB1vVuvPfyGr8pKuTePMWbkegIXGSInnkMxmjSNliMQvpHqYBegxwxHLTMKKhvqEbrssR-OGAfuDl92erP_iQMiWwPCfKi183Aa-x4v0xsT-qmPtpfp3qo-dZkywZzIIAqZafne3Ly5gU6yv9vbwjtv3CjFXOHcMr8LdMUietEP8PPFR3A/w286-h405/locandina%2027-01.jpg" width="286" /></a></div><br />Il 27 gennaio 2024 si terrà la terza azione delle Donne in Cammino per la Pace di Brescia.</div><div style="text-align: justify;">Il primo cammino del 4 novembre 2023 ha messo distanza tra il luogo simbolo dell’antifascismo e del rifiuto delle guerre, la piazza della Loggia di Brescia, e un luogo di aggressione e di morte, la base militare di Ghedi.</div><div style="text-align: justify;">Con il secondo cammino del 6 dicembre ci siamo incontrate e scambiate il testimone, lo straccio di Pace, in Piazza della Loggia, dopo esser partite, come le donne del mondo, da luoghi differenti.</div><div style="text-align: justify;">Nel nostro terzo cammino, il 27 gennaio, saremo protagoniste in molti paesi della provincia e della città con l'urlo CESSATE IL FUOCO! Ciascuna di noi nel giorno della memoria esprime la propria opposizione ai vecchi e nuovi genocidi nel mondo.</div><div style="text-align: justify;">IL SILENZIO ci interroga e mette in pausa il frastuono delle guerre consumate sui corpi dei più fragili.</div><div style="text-align: justify;">LO STRACCIO BIANCO appeso al braccio è simbolo ereditato dalle proteste contro la guerre e, nella sua semplicità, dice la grandezza di un gesto di pace.</div><div style="text-align: justify;">L’ABITO NERO è simbolo del lutto , non più passivo e privato, delle donne, impegnate nel potente rifiuto delle logiche di morte.</div><div style="text-align: justify;">I NOSTRI CORPI, presenti nei principali luoghi pubblici e in diverse località, sono segno concreto di umanità e comunanza.</div><div style="text-align: justify;">Le Donne in Cammino per la Pace hanno raccolto il testimone di due associazioni pacifiste e femministe: Woman Wage Peace di Israele e Women of the Sun di Palestina.</div><div style="text-align: justify;">Donne in Cammino è una rete di donne accomunate dall’urgenza di chiedere un immediato CESSATE IL FUOCO.</div><div style="text-align: justify;">Non utilizziamo loghi identitari, simboli e bandiere che rappresentino appartenenze politiche, religiose, sindacali o associative perché ciascuna di noi si esprime singolarmente in comunanza con tutte.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394; text-align: left;">DONNE IN CAMMINO PER LA PACE, Brescia</span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWbI-8G_tFk2S4oLcTiwC87DUqJ5TIjCqH54j0yIjL9HuoVrkxdVo8BHUH7_4816kIeACEBbDpVJQTmG97P-L6TruE6zADmQ2UIuOkB-ZxGYz-OfhhZmyHLphszu1e1gB_3TqZn8q4PNCkimkiE5cRWEJuQ4cJ2DUbZYH7MVbPvBM9miXUk2squvNphFU/s1416/palazzo%20san%20Giacomo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1062" data-original-width="1416" height="356" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWbI-8G_tFk2S4oLcTiwC87DUqJ5TIjCqH54j0yIjL9HuoVrkxdVo8BHUH7_4816kIeACEBbDpVJQTmG97P-L6TruE6zADmQ2UIuOkB-ZxGYz-OfhhZmyHLphszu1e1gB_3TqZn8q4PNCkimkiE5cRWEJuQ4cJ2DUbZYH7MVbPvBM9miXUk2squvNphFU/w475-h356/palazzo%20san%20Giacomo.jpg" width="475" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWbI-8G_tFk2S4oLcTiwC87DUqJ5TIjCqH54j0yIjL9HuoVrkxdVo8BHUH7_4816kIeACEBbDpVJQTmG97P-L6TruE6zADmQ2UIuOkB-ZxGYz-OfhhZmyHLphszu1e1gB_3TqZn8q4PNCkimkiE5cRWEJuQ4cJ2DUbZYH7MVbPvBM9miXUk2squvNphFU/s1416/palazzo%20san%20Giacomo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="color: #0b5394; text-align: left;">La manifestazione di stamattina a Napoli davanti palazzo san Giacomo, sede del Comune</span></a></div></div></div>Sergio Frattinihttp://www.blogger.com/profile/17730140748495828576noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2686986228415379600.post-11538551077138954432024-01-20T15:59:00.009+01:002024-01-20T16:59:07.549+01:00Il Complesso Termale del Solaro, un‘opera di architettura razionalista da tutelare<p style="text-align: justify;">La decisione della Regione di realizzare un nuovo Ospedale sui resti del Complesso Termale del Solaro a Castellammare di Stabia dovrebbe essere oggetto di una maggiore attenzione da parte dei media, della classe politica e della stessa opinione pubblica. Il tema non è relativo solo al riassetto del sistema ospedaliero, con una scelta non supportata da nessun strumento di pianificazione, ma coinvolge anche altri aspetti. Tra i tanti, quale visione strategica del territorio giustifica un ospedale e non un’altra funzione? Quale approccio culturale si ha nei confronti della storia e delle espressioni culturali del nostro territorio, con particolare riferimento ad esempi rilevanti di architettura razionalista, come nel caso delle Terme del Solaro?</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1DRC_2-A7GGNSBOQRf64inW85mYROSsq12sQ9VofwH-GD2iDgiAjnLXLXaaFPsAqTqKzF6FcpZRx-BQBOKhKdYuf-2aFcr9_DLBxiKV0OzHAjmE9LyMRyjQTcsmQ6Pq0plBmmWH8dFGqnMfuLVH2l-HoS3uoZB5aHgfESq9T5zB-DhGOS_vxh-tsbTrw/s916/Terme%20Solaro.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="491" data-original-width="916" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1DRC_2-A7GGNSBOQRf64inW85mYROSsq12sQ9VofwH-GD2iDgiAjnLXLXaaFPsAqTqKzF6FcpZRx-BQBOKhKdYuf-2aFcr9_DLBxiKV0OzHAjmE9LyMRyjQTcsmQ6Pq0plBmmWH8dFGqnMfuLVH2l-HoS3uoZB5aHgfESq9T5zB-DhGOS_vxh-tsbTrw/w395-h212/Terme%20Solaro.jpg" width="395" /></a></div><p style="text-align: justify;">La decisione della Regione (alla quale va il merito di aver acquisito il Complesso al patrimonio pubblico) dovrebbe derivare dal confronto di più alternative progettuali, i cui risultati dovrebbero essere resi pubblici. Altrimenti è lecito chiedersi se sia giusto spendere 180 milioni di euro per la realizzazione di un ospedale e non invece per il rilancio del Complesso termale e se tale scelta sia in sintonia con le ambizioni turistiche della città, con il rischio di trasformarsi da occasione di uno sviluppo di qualità ad un suo freno. Altra domanda: preventivamente si è tenuto conto della compatibilità delle funzioni sanitarie con le caratteristiche architettoniche di pregio del Complesso Termale o si è ritenuto questo aspetto “ininfluente” rispetto ad una decisione presa a monte? Ancora, lo stato di degrado a cui è stato colpevolmente ridotta l’opera è un valido motivo per la sua demolizione o non dovrebbe essere una ragione per il suo restauro architettonico? Le notizie riportate sulla stampa sembrano invece evidenziare che il Complesso delle Terme del Solaro sia ritenuto solo un fastidioso ostacolo da rimuovere (addirittura entro l’estate) per dare spazio al nuovo Ospedale.</p><p style="text-align: justify;">Eppure, eppure, le Terme del Solaro rappresentano uno degli esempi piu’ significativi dell’architettura razionalista in Italia. Opera di architetti di grande spessore come Carlo Cocchia (Stadio san Paolo, Mostra d’Oltremare), Franco Iossa, Alfredo Sbriziolo, Gerardo Mazziotti. Nei corsi di progettazione delle facoltà di Architettura il Complesso delle Terme viene studiato non solo per il suo valore intrinseco ma anche per i riferimenti alla cultura architettonica europea (Alvar Aalto nell’edificio di Sbriziolo). La Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, nel suo censimento delle architetture italiane, dedica una specifica scheda al “Complesso Termale del Solaro” (<a href="https://censimentoarchitetturecontemporanee.cultura.gov.it/scheda-opera?id=4076" target="_blank">https://censimentoarchitetturecontemporanee.cultura.gov.it/scheda-opera?id=4076</a>) il cui progetto, fra l’altro, fu vincitore di un Concorso internazionale di progettazione. Nella stessa scheda sono riportate ulteriori motivazioni che ne giustificano l’inserimento tra le “architetture italiane” e precisamente: </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizldCykVg9BhYtny06Wv6ds4I_pMq_AYzZjqEY7DP-u-wbbo4MaHjPPiOX55oLhRskaNOIkfRh0gxdEI8Fsu8k9A8nsCDsS98W8GRQfew7Sc-yBHil98vMsxzafRfMvZLaYu-YrU1X8bDa7EePRVCjCmQL65xrzJEoqeafCswGbm3Joyf2fh2iRc8eiqc/s755/Terme2.png" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="448" data-original-width="755" height="221" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizldCykVg9BhYtny06Wv6ds4I_pMq_AYzZjqEY7DP-u-wbbo4MaHjPPiOX55oLhRskaNOIkfRh0gxdEI8Fsu8k9A8nsCDsS98W8GRQfew7Sc-yBHil98vMsxzafRfMvZLaYu-YrU1X8bDa7EePRVCjCmQL65xrzJEoqeafCswGbm3Joyf2fh2iRc8eiqc/w373-h221/Terme2.png" width="373" /></a></div><p style="text-align: justify;">1. L’opera è citata in molti studi storico-sistematici sull’architettura contemporanea di livello nazionale e internazionale; </p><div style="text-align: justify;">2. L’opera è stata progettata da una figura di rilievo nel panorama dell’architettura nazionale e/o internazionale <br />3. L’opera di architettura si segnala per il particolare valore qualitativo all’interno del contesto urbano in cui è realizzata. </div><p style="text-align: justify;">Infine, la bibliografia dedicata all’Opera è vastissima (es. Architettura: Cronache e storia di B. Zevi, n. 119 del 5.9.1965) e l’opera è riportata tra “I luoghi del cuore” del F.A.I.</p><p style="text-align: justify;">In questo scenario, a fronte di tanta “sostanza”, non abbiamo dubbi che la Soprintendenza vorrà intervenire per salvaguardare un'opera che è inclusa nel catalogo del suo stesso ministero.</p><p style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;">Vincenzo Russo</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="color: #666666;">(pubblicato su "Repubblica" edizione di Napoli del 19/01/2024)</span></p>Sergio Frattinihttp://www.blogger.com/profile/17730140748495828576noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2686986228415379600.post-36641747692959232912024-01-19T23:05:00.012+01:002024-01-19T23:15:26.444+01:00Il verde resta ancora una "chimera" a Napoli: scongiuriamo il modello di riqualificazione del Parco Mascagna<p style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">E’ di poche
ore fa la notizia che gli agronomi del Comune hanno segnalato come abbattibili
i lecci anzianissimi che caratterizzano l'emiciclo centrale del Parco Mascagna solo
mediante un analisi visiva di massima. Tutto questo nonostante i dubbi espressi
anche da consiglieri comunali di maggioranza oltre che alla quasi totalità
delle associazioni ecologiste.</span></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfWLn9XND3msMjRx8KyJnAH93xYYCEl-p2ELOL0hVK1IywVaIuS0nWc8vhVB-pxlS643tf4vaQhsOuNhkWXaxmVzlg4Lkb6HRk3PSTF-Ikf5usobIZM0X3DEnuKLHUtndccrcKlmuv0xfPU8344Bv2_JB0QoZ5yzRtWeyX_lhLwmMO8jvfCNAUbjrZ22Y/s722/parco%20Mascagna.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="697" data-original-width="722" height="254" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfWLn9XND3msMjRx8KyJnAH93xYYCEl-p2ELOL0hVK1IywVaIuS0nWc8vhVB-pxlS643tf4vaQhsOuNhkWXaxmVzlg4Lkb6HRk3PSTF-Ikf5usobIZM0X3DEnuKLHUtndccrcKlmuv0xfPU8344Bv2_JB0QoZ5yzRtWeyX_lhLwmMO8jvfCNAUbjrZ22Y/w263-h254/parco%20Mascagna.jpg" width="263" /></a></div><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Questo ennesimo
atto ci riporta alla ragione del perché gli ambientalisti non plaudono alle
modalità<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>adottate riguardo ai progetti sul verde presentati in pompa magna la
settimana scorsa <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>dal Comune di Napoli<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">In questa occasione,
Sindaco, Assessore del ramo e tecnici di riferimento, oltre ad alcuni consulenti,
hanno parlato degli interventi relativi in particolare a due importanti parchi
urbani, la Villa Comunale e il <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Virgiliano
con il Viale Virgilio, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>finanziati con
fondi della Città Metropolitana e PNRR, ed accennato ai prossimi interventi su una
serie di parchi di scala di quartiere, compreso il Parco Mascagna, già purtroppo
<i>in fieri</i> con quelle modalità constatate. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Tutte queste
realtà saranno oggetto di approfondimenti dettagliati in articoli a seguire. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Fa da
contraltare all’entusiasmo dell’Amministrazione Comunale la perplessità degli
ambientalisti in merito alle procedure utilizzate per la riqualificazione, in
particolare di <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>due <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>luoghi così emblematici e particolarmente
significativi per la loro valenza storica, artistico e paesaggistica. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZzuLQgLEvfhTSLjpKmYsedvv7kwt9Od1ebNn-TTMOomM4l7PDK_cX2CrGqEVvEh4LwUXDT_pHTBt0282kfja7OxUYHZASMwKzHceZNoOhCQIT3lkTO6vDHpqw-y5MKhbn8HI6Iih9M6EHbm2PdtEyff5K2fs1N5GlpGNqgj3ktPuY2Ho56i5ZpbpTN8g/s508/laghetto.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="381" data-original-width="508" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZzuLQgLEvfhTSLjpKmYsedvv7kwt9Od1ebNn-TTMOomM4l7PDK_cX2CrGqEVvEh4LwUXDT_pHTBt0282kfja7OxUYHZASMwKzHceZNoOhCQIT3lkTO6vDHpqw-y5MKhbn8HI6Iih9M6EHbm2PdtEyff5K2fs1N5GlpGNqgj3ktPuY2Ho56i5ZpbpTN8g/s320/laghetto.jpg" width="320" /></a></div><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Sono passati
quasi tre anni dalle prime progettazioni dei due parchi comunali, durante i
quali sarebbe stato possibile avviare un processo partecipato con i cittadini e
con le associazioni per un confronto sulle scelte di materiali, sulle
destinazioni d’uso, sulle essenze arboree ed arbustive. Soprattutto sarebbe
stato importante confrontarsi sul ruolo a loro attribuito ed al fatto che oggi
versano in uno stato di degrado e hanno perso moltissima massa vegetazionale, per
orientare la loro riqualificazione alla luce delle emergenze connesse ai
cambiamenti climatici.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">I progetti
dei due grandi parchi e quelli minori sono invece stati maturati e condivisi
unicamente all’interno degli uffici dell’Amministrazione Comunale e con
un’interlocuzione con altri Enti pubblici sovraordinati solo in sede di conferenza dei
servizi.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Dalle
comunicazioni date solo ora in conferenza stampa si evince che l’integrazione
dei fondi PNRR nel caso dei due grandi Parchi citati sono convogliate solo
sulla costruzione di opere infrastrutturali viarie. Si disattende lo spirito
dell’impiego dei fondi del PNRR che hanno promosso i progetti di forestazione
urbana. Le aspettative sono state deluse per lo scarso peso dato al
potenziamento della componente vegetazionale che viene mortificata dalle opere
infrastrutturali di pavimentazione (<span style="color: black; mso-themecolor: text1;">addirittura per il Virgiliano nel caso del secondo lotto nemmeno
drenante) </span>di arredo, di recinzione ecc. molto spesso procedendo anche
all’abbattimento di alberi senza che possano essere sostituiti da nuovi di pari
dimensioni (grandi trapianti).<o:p></o:p></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrpz6GGfV3SEixYjGIcMyH8rHnH8eOVuFv0a_MiX9k0gDuQhQP-gQLxaUMBbAWAlyAxm9XDYT0A0Jul_UYcU76LME6DyFOmHVJPZyUe0Ifk7YLPYIoLJ_ytmS5c0QRqIAVnkjzXkh6TgrPyrHKBI63W3tVrouwuwrVMo1VVx361tE_nN8UF7NhHqYJ_l4/s2000/Virgiliano.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="922" data-original-width="2000" height="173" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrpz6GGfV3SEixYjGIcMyH8rHnH8eOVuFv0a_MiX9k0gDuQhQP-gQLxaUMBbAWAlyAxm9XDYT0A0Jul_UYcU76LME6DyFOmHVJPZyUe0Ifk7YLPYIoLJ_ytmS5c0QRqIAVnkjzXkh6TgrPyrHKBI63W3tVrouwuwrVMo1VVx361tE_nN8UF7NhHqYJ_l4/w374-h173/Virgiliano.jpg" width="374" /></a></div><p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">In
particolare, per il caso del Virgiliano si evidenzia <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>un totale contrasto con l’approccio utilizzato
per il primo lotto da finanziamento di Città Metropolitana, ancora in una breve
fase di approvazione, che resta l’unica progettazione davvero coerente con i
principi di pianificazione resiliente e rispettosi delle componenti naturali
con recupero di biodiversità, principi <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>che
invece dovrebbero caratterizzare come dicevamo in pieno un corretto utilizzo
dei fondi del PNNR.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Per la
scarsa volontà dimostrata purtroppo dall’Amministrazione di aprire a veri
processi partecipativi che consentono un ascolto attivo e un confronto sulle
scelte strategiche da intraprendere, il tema della “resilienza” che nella
strategia del Green Deal sottesa al PNRR ha la stessa dignità della
“ripresa” non esercita il suo ruolo di stimolo per un nuovo modello di sviluppo
che esalti il ruolo strategico del verde e oggi. In particolare, ci riferiamo
alla nostra reiterata richiesta di costituzione di una Consulta del Verde, spazio
di confronto fondamentale anche per poter supportare l'Amministrazione stessa su
scelte che non possono essere determinate esclusivamente dalla Soprintendenza. Una
Consulta in grado anche di proporre il controllo
e l’applicazione di soluzioni ambientali in linea con i principi DSHN (che non
arrechino nessun danno all’ambiente), del Green New Deal e con i Criteri
Ambientali Minimi (CAM), obbligatori per legge ed a maggior ragione per
l’utilizzo dei fondi del PNRR.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">In tal modo
si <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>potrà aiutare l’Amministrazione
Comunale a rispondere meglio alle sfide degli effetti dei cambiamenti climatici.
<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Questo va
garantito non solo agendo su specifiche aree verdi, ma inquadrandolo in una
compiuta pianificazione delle infrastrutture verdi che manca per la nostra Città
e per effetto positivo per l’intera area Metropolitana, pensiamo ad esempio ai parchi
regionali che attraversano la Città. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Occorre garantire
la connessione di tutte le aree verdi, pubbliche e private, con la rete
ecologica, favorendo la salvaguardia delle biodiversità, il contrasto
all’inquinamento atmosferico, alle isole di calore e alle bombe d’acqua, senza
tralasciare di esaltare le valenze estetiche e sociali del verde per la qualità
della vita e la salute dei cittadini e dell’ambiente. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Un'interlocuzione costante oggi ancor più
necessaria, alla luce della prossima variante al Piano Regolatore, che deve
necessariamente integrarsi con il Piano del Verde.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Per
completezza riportiamo un breve specchietto tratto da fonti del Comune riguardo
ai costi e tempistiche degli interventi di riqualificazione citati.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Riqualificazione
Villa Comunale <o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">I LOTTO:
1.985.115,10 € finanziato con risorse economiche rese disponibili dal Piano
Strategico della Città Metropolitana di Napoli. Durata lavori: 10 mesi.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">II LOTTO:
2.000.000,00 € finanziato con risorse economiche rese disponibili dal Piano
Sostegni al PNRR Grandi Città. Durata lavori: 14 mesi.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Parco
Virgiliano e Viale Virgilio</span></b></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">I LOTTO: 1.700.000,00
€ finanziato con risorse economiche rese disponibili dal Piano Strategico della
Città Metropolitana di Napoli. Durata lavori: 12 mesi<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">II° LOTTO:
2.000.000,00 € finanziato con risorse economiche rese disponibili dal Piano
Sostegni al PNRR Grandi Città. Durata lavori: 12 mesi.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">Gli altri
parchi oggetto di riqualificazione oltre i due comunali più citati
nell’articolo <o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">1)<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Parco Mascagna: 450 mila euro (lavori
iniziati il 21/11/2023)<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">2)<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Parco Scampia: 1 milione di euro<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">3)<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Parco Gaetano Errico: 500mila euro<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">4)<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Parco San Gennaro: 600mila euro<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">5)<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Parco De Filippo: 500mila euro<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">6)<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Parco del Poggio: 700mila euro</span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;">(</span><span style="font-size: 12pt;">L’articolo
trae spunto da riflessioni condivise con alcune associazioni che hanno da tempo
costituito gli Stati Generali del Verde: </span><span style="font-size: 12pt;"><a href="https://www.cicloverdi.it/" target="_blank">Fiab NapoliCicloverdi</a> - <a href="https://www.facebook.com/Legambiente.IRIDE.Napoli/" target="_blank">Legambiente Iride</a> - <a href="https://www.facebook.com/ParcoLetterarioVesuvio/?locale=it_IT" target="_blank">Legambiente Parco Letterario Vesuvio</a> - <a href="https://www.wwf.it/chi-siamo/presenza-sul-territorio/organizzazioni-locali/wwf-napoli/" target="_blank">WWFNapoli</a> - <a href="https://www.facebook.com/napoli.gentegreen/" target="_blank">Gente Green Aps</a>)</span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><span style="color: #0b5394;">Guido Liotti</span></span></p>Sergio Frattinihttp://www.blogger.com/profile/17730140748495828576noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2686986228415379600.post-53180375530785137812024-01-14T20:48:00.020+01:002024-01-15T10:02:31.081+01:00Voglia di futuro<div style="text-align: justify;">Da mesi è in corso un acceso confronto sulla <b>nuova legge urbanistica della Regione Campania</b> che dovrebbe subentrare, dopo venti anni, alla legge 16 del 2004. Il dibattito resta però nel perimetro della politica e della cultura urbanistica, senza che questo tema scalfisca l’attenzione dell’opinione pubblica. Probabilmente i cittadini associano l’urbanistica alle loro peripezie burocratiche, spesso farraginose, oppure ai dibattiti sui massimi sistemi che molto spesso evidenziano le difficoltà e il girare a vuoto, senza risultati, di grandi progetti come quello di Bagnoli. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvIhB8KITiW5p-_f3euHhwca5gss5h0KY75JtkFBYlWgqQYupIzAhcYWyq8kP2JXgAiT9PcALFLj0Uuz_LBWR6TA_YBe32KYMHigz71lltSYK5GypOcNM4x64Hv6ApynixbbpPybB22iwxuIfqUUFx90USRoVGSL7_lbK4lTnCbsm4UGAEv6Qb0a-4tdU/s1200/tram%20verde.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="801" data-original-width="1200" height="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvIhB8KITiW5p-_f3euHhwca5gss5h0KY75JtkFBYlWgqQYupIzAhcYWyq8kP2JXgAiT9PcALFLj0Uuz_LBWR6TA_YBe32KYMHigz71lltSYK5GypOcNM4x64Hv6ApynixbbpPybB22iwxuIfqUUFx90USRoVGSL7_lbK4lTnCbsm4UGAEv6Qb0a-4tdU/s320/tram%20verde.jpg" width="320" /></a></div><br />Eppure le “norme” di una legge urbanistica sono tanti tasselli per la concretizzazione di una visione strategica che incide in modo determinante sul futuro del territorio e su quello delle giovani generazioni. <span>Per questi motivi </span><b>è importante che l’opinione pubblica sia correttamente informata</b><span> sulle evoluzioni legislative e partecipi attivamente. La proposta di legge regionale, come evidenziato da associazioni ambientaliste, comitati civici e sindacati, nasce già vecchia, nonostante una proiezione ventennale, come per la 16/04, con l’obbligo di scelte che rispondano alle criticità attuali ma anche a quelle dei prossimi decenni. </span></div><div style="text-align: justify;">Tra l’altro, molte soluzioni per eliminare o ridurre tali criticità sono contenute in altri strumenti legislativi, del tutto ignorati nella proposta regionale. Ci si riferisce in particolare a:</div><div style="text-align: justify;"><br />1.<span style="white-space: pre;"> </span>Gli impegni dell’Italia nel Green New Deal per ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030 e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050;</div><div style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUXMekcpqc3VOb9FtE8i0UJrwKHUiTh4_dXk8pGckpopjmb_q4viaRlXWWfzVAaHXysbEqbrn5ye9o1Jvx2fJnZEqTUewxJD9V6drduJ_y-9mqLGL5a1kX6xIdgYl1M8qnw1N1o1gOkmGOu4mROehwycmfYJ5tSDnwn67D-PjVR4KkaxzrMld3acIyITE/s585/palazzi%20in%20costruzione.png" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="362" data-original-width="585" height="198" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUXMekcpqc3VOb9FtE8i0UJrwKHUiTh4_dXk8pGckpopjmb_q4viaRlXWWfzVAaHXysbEqbrn5ye9o1Jvx2fJnZEqTUewxJD9V6drduJ_y-9mqLGL5a1kX6xIdgYl1M8qnw1N1o1gOkmGOu4mROehwycmfYJ5tSDnwn67D-PjVR4KkaxzrMld3acIyITE/s320/palazzi%20in%20costruzione.png" width="320" /></a><br />2.<span style="white-space: pre;"> </span>Il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, incluse le linee guida per i Sistemi urbani di drenaggio sostenibile;</div><div style="text-align: justify;"><br />3.<span style="white-space: pre;"> </span>La nuova legge sulla natura, la <i>Nature Restoration Law</i>, approvata dal Parlamento europeo il 12 luglio 2023 per promuovere la biodiversità e l'azione per il clima in tutta Europa, oltre a introdurre strumenti normativi per la prevenzione e tutela della salute umana e per integrare le politiche ambientali in vigore.</div><div style="text-align: justify;"><br />Apparentemente possono sembrare temi astratti, ma essi affrontano aspetti quotidiani del vivere di ogni cittadino. Gli impegni per la de-carbonizzazione entro 25 anni mirano a migliorare la qualità dell’aria e a immaginare un nuovo modello di mobilità non incentrato sull’auto e con l’obbiettivo di ridurre in modo sostanziale il traffico, l’inquinamento acustico e atmosferico, il recupero sociale delle strade.</div><div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8kZlg7h-ySFs2DKtblZlrGK1cb3gE_8dw4sDbLfNetmO7axtmpWwrUGCYLLL-F0wTET0s5wojPhPxS89TO0Ib5b9Uotqm5ltcJZLV5xFAhyVlL4YbC4lK-jzAlUPvhFSMjzTD19C3P5WBDTzij8vx_hQ_TCBb2AcfjxX0fxuDhqMYvv_Zl977FGu60d8/s250/allagamento.png" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="185" data-original-width="250" height="185" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8kZlg7h-ySFs2DKtblZlrGK1cb3gE_8dw4sDbLfNetmO7axtmpWwrUGCYLLL-F0wTET0s5wojPhPxS89TO0Ib5b9Uotqm5ltcJZLV5xFAhyVlL4YbC4lK-jzAlUPvhFSMjzTD19C3P5WBDTzij8vx_hQ_TCBb2AcfjxX0fxuDhqMYvv_Zl977FGu60d8/s1600/allagamento.png" width="250" /></a></div><b>Le tragedie causate dai cambiamenti climatici possono toccare tutti</b> e quindi le misure per la mitigazione degli effetti delle bombe d’acqua, delle isole di calore non sono norme astratte ma indicazioni che potrebbero incidere in modo determinante sulla sicurezza, sulla bellezza e sul futuro del territorio, e le misure di attenuazione, come quelle relative ai sistemi di drenaggio urbano sostenibile e quelle basate su sistemi naturali, potrebbero contribuire a ridurre gli effetti devastanti delle alluvioni in città. <b>La legge di proposta</b><b> regionale non affronta questi temi</b>. La necessità di recuperare un rapporto con la Natura, attraverso il restauro di ecosistemi, non è un tema astratto, ma significa offrire ai cittadini più verde nel rispetto e nella tutela della biodiversità. La legge di proposta regionale non affronta questi temi. In tale quadro, poiché si rischia di approvare norme già superate dalla realtà dei fatti che invece richiede scelte coraggiose, già effettuate da molte città.</div><div style="text-align: justify;">E' auspicabile un ripensamento della Regione per arrivare a soluzioni condivise e in linea con il futuro.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: left;"><span style="color: #073763;">Vincenzo Russo <br />Comitato tecnico-scientifico Nurige</span></div>Sergio Frattinihttp://www.blogger.com/profile/17730140748495828576noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2686986228415379600.post-91770159071511912352023-12-27T22:04:00.012+01:002024-01-14T21:58:52.693+01:00Sorrento? E' stata rovinata!<p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkR7jN4rXF6vF96L5fXqGTOzN_urxPSuA-s0i8TVemU1F5-d-HrCYTEByvSRoOwO6mGknCOupByalUCvKBMReCcHB3PdJU8Urcd0caNgCCWRpv2G5ofjrWvBBa2hVun_VEtcd2lWO18zbaM1X3Suy5wP1tyxLTbOMtd-ELtj-VgDGUEvKmn3z8Z_LWXqI/s660/sant-agnello-bus-traffico-3219191.660x368.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="368" data-original-width="660" height="178" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkR7jN4rXF6vF96L5fXqGTOzN_urxPSuA-s0i8TVemU1F5-d-HrCYTEByvSRoOwO6mGknCOupByalUCvKBMReCcHB3PdJU8Urcd0caNgCCWRpv2G5ofjrWvBBa2hVun_VEtcd2lWO18zbaM1X3Suy5wP1tyxLTbOMtd-ELtj-VgDGUEvKmn3z8Z_LWXqI/s320/sant-agnello-bus-traffico-3219191.660x368.jpg" width="320" /></a></div><span style="text-align: justify;"><p style="text-align: justify;">Bisogna ritornare alla Sorrento che ha un'identità, che rispetti la sua identità che non è solo la bellezza dei luoghi ma anche il suo saper fare: la tarsia, la coltivazione bio della terra, la produzione di prodotti genuini, i limoni di Sorrento famosi nel mondo e ridotti a pochi limoneti e a pochi raccolti distrutti dai parcheggi.</p></span><p></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlHtPea2N1Kn0l9PYeBlFWOZyKPchWnTDVKXHDMQ2FAWmZjjQuYrIke4OprX_Hz29oIYM5rMzNCtC3w6cHhn6G0I_hiMplizpzNjVHS74lRjh6onLtBpWPeqs39qBm20pgURO0FiuHK8XZo8rUsiiYBzzuqJxfFLGdtU9HAdi8iawgXHTLQjrXNvfufYA/s2048/Sorrento%20hotel.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="924" data-original-width="2048" height="144" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlHtPea2N1Kn0l9PYeBlFWOZyKPchWnTDVKXHDMQ2FAWmZjjQuYrIke4OprX_Hz29oIYM5rMzNCtC3w6cHhn6G0I_hiMplizpzNjVHS74lRjh6onLtBpWPeqs39qBm20pgURO0FiuHK8XZo8rUsiiYBzzuqJxfFLGdtU9HAdi8iawgXHTLQjrXNvfufYA/s320/Sorrento%20hotel.jpg" width="320" /></a></div>L'avidità di un turismo di bassa qualità, privilegiando la quantità, ha reso omologato un luogo che tenta di resistere ma è allo stremo dell'invivibilità. Oggi Sorrento può rinascere ai suoi antichi splendori se si cambia mentalità, se si ha attenzione e rispetto per il paesaggio, la storia, la cultura, i cammini per le vie di mezzo, se si torna alla terra, se si cura il mare, eliminando scarichi abusivi, si curano i pregevoli valloni, si riscopre l'archeologia, (ovunque emergono resti di ville imperiali), si eliminano le plastiche, si attua una buona raccolta dei rifiuti e un loro riciclo, si piantano alberi e si evita di abbattere quelli storici.... si valorizza un animo <i>green</i>.<p></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfgTl7uFQhaHO1uzVLLbYKrARO1CGHU3iKj1Xp27GBf1R0eQiYvn97nyQBiCkQcHrm3sBf2YLq6AI6BwfA-ARnhbVRW-seI9qJy6OrycWjTB-Zv8oa0oSvx8_lnOQQxBdFE99SwLgv-aBwGn2H0VN1Sk3fqX7TPWrTqBs6nTkjs8cuWgpNQ-prfqmGyKw/s1024/Sorrrento%20Olimpia.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="575" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfgTl7uFQhaHO1uzVLLbYKrARO1CGHU3iKj1Xp27GBf1R0eQiYvn97nyQBiCkQcHrm3sBf2YLq6AI6BwfA-ARnhbVRW-seI9qJy6OrycWjTB-Zv8oa0oSvx8_lnOQQxBdFE99SwLgv-aBwGn2H0VN1Sk3fqX7TPWrTqBs6nTkjs8cuWgpNQ-prfqmGyKw/s320/Sorrrento%20Olimpia.jpg" width="180" /></a></div>Ci vuole una visione comune a tutta la penisola, un concerto che sia armonia di intenti, tutti verso la stessa direzione. I turisti in ogni altro luogo del mondo civile usano mezzi ecologici elettrici, bici, monopattini, trasporto elettrico pubblico... solo qui trovano traffico, auto, inquinamento dell'aria ed acustico. <span style="text-align: left;">Moto che sfrecciano superando i decibel permessi, aliscafi e traghetti che emanano fumi neri e nessuno sanziona e nessuno controlla. </span><p></p><p style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkdBpQhB3pvV9Iq26JSBF1eVh91H7ZIOr87530lWKsvSSYlemBfnwYXiMYt0bxX9v0H4vkHq8oMm5tUaQS4l4uj9UKvL6BbRNHXDsZEPC69f3KGKafhlrzxXfXpsvb64-QltW0mBAv2H_sIE1YZHeMwIaRI5rHcs9-2QvU9dZH9sRF5ycca77tAUybkNA/s2048/Sorrento%20Enzo.jpg" style="clear: right; display: inline; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="924" data-original-width="2048" height="123" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkdBpQhB3pvV9Iq26JSBF1eVh91H7ZIOr87530lWKsvSSYlemBfnwYXiMYt0bxX9v0H4vkHq8oMm5tUaQS4l4uj9UKvL6BbRNHXDsZEPC69f3KGKafhlrzxXfXpsvb64-QltW0mBAv2H_sIE1YZHeMwIaRI5rHcs9-2QvU9dZH9sRF5ycca77tAUybkNA/w273-h123/Sorrento%20Enzo.jpg" width="273" /></a>E che tutti i sindaci della penisola pretendano una circumvesuviana degna di trasporto pubblico e non da deportazione quale è attualmente... e<span style="text-align: left;"> che tutti i sindaci pretendano una sanità che sia vicina ai cittadini con una capillare efficiente medicina di base e non l'opera faraonica da spreco solito di denaro pubblico e perseveranza dei soliti asfittici clientelismi.</span></p><p style="text-align: justify;"></p><p>Se non si ha una visione <i>green </i>non si guarda al futuro, ma ad un presente ormai asfittico.</p><p>È così che vogliamo la nostra Sorrento???</p><p><span style="color: #073763;">Angela Ansalone</span></p>Sergio Frattinihttp://www.blogger.com/profile/17730140748495828576noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2686986228415379600.post-31412660481575967142023-12-27T21:42:00.003+01:002023-12-27T21:42:45.791+01:00I pini di Napoli: un appello al Ministro Sangiuliano<p style="text-align: justify;">Nel cuore di Napoli, un ricordo intramontabile sorge latente il "Nuovo Pino di Napoli", messo a dimora nel 1996 durante una Festa dell'Albero organizzata dal circolo Neapolis 2000 di Legambiente di cui ero presidente. Prima che questa celebrazione diventasse una festa nazionale, Legambiente si impegnava già da decenni nella sua organizzazione. L'antico Pino, che da secoli aveva adornato le cartoline con lo sfondo del Golfo di Napoli in via Minucio Felice, era stato abbattuto poco prima dopo circa 150 anni, lasciando un vuoto simbolico. Fu così che durante quella memorabile festa, con il coinvolgimento di enti pubblici e privati, un nuovo piccolo albero prese vita. Il Corpo Forestale donò il Pino, il Servizio Giardini dopo tanti sopralluoghi lo piantò vicino alla chiesa di Sant'Antonio a Posillipo, mentre Napolimania fu partner dell'iniziativa. Quell'evento non solo riaffermò l'impegno per la natura, ma diede nuova vita a un simbolo radicato nell'immaginario napoletano in tutto il mondo.</p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhF31RNIkqWIUWHjTTGWXygjapj_gWeMIxL_7AQJrDk8nNR2xsBHbflvAZdwznglIcIklc_nSwmnYOWCtcnouVQv0W-dJcuJ8unyzd0XwZLwGG1MALe2z4Hzmacz6DpBoUF3Me3y49tKcvfbpMvuHqhzlMdGPU4pYBBYIE6Ah2nVp93H9eIlhce4qBpR0/s680/biomassapp_alberi_pino_napoli.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="478" data-original-width="680" height="255" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhF31RNIkqWIUWHjTTGWXygjapj_gWeMIxL_7AQJrDk8nNR2xsBHbflvAZdwznglIcIklc_nSwmnYOWCtcnouVQv0W-dJcuJ8unyzd0XwZLwGG1MALe2z4Hzmacz6DpBoUF3Me3y49tKcvfbpMvuHqhzlMdGPU4pYBBYIE6Ah2nVp93H9eIlhce4qBpR0/w363-h255/biomassapp_alberi_pino_napoli.jpg" width="363" /></a></div>Il Pino venne festeggiato in Piazzetta Sant'Antonio pedonalizzata per l'occasione e animata da artisti di strada, studenti delle scuole locali e appassionati della città. L'evento attirò l'attenzione nazionale, con la presenza dei media ed infine arrivò senza preavviso anche l'allora sindaco Bassolino, che indossava fiero un adesivo di Legambiente con la scritta "Io sono amico degli alberi". Sebbene più piccolo del predecessore (2mt di fusto ed 1 mt di radice), il nuovo albero portava un significato simbolico profondo, incarnando un'idea che lanciai con uno slogan: "Per riappropriarsi delle radici (verdi) e storiche della città."<p></p><p style="text-align: justify;">Tuttavia, dopo quasi tre decenni, il "Nuovo Pino di Napoli" ha sofferto, come tanti altri alberi, di scarsa manutenzione e cura. La recente decisione di una commissione comunale di non piantare più pini lungo le alberature stradali rappresenta un colpo per "le radici storiche e paesaggistiche della città". Questa prospettiva sembra privilegiare un'ottica autoveicolare, senza tenere conto della presenza delle persone e della natura. È una scelta che sembra ignorare l'importanza di preservare il paesaggio, un retaggio del passato che si scontra con l'attuale contesto urbano, nell'era dei cambiamenti climatici.</p><p style="text-align: justify;">Per preservare l'incantevole paesaggio che ha incantato generazioni sulla collina di Posillipo sin dal Settecento (vedi <i>guaches </i>e incisioni), potremmo prendere esempio dalle città europee, ridimensionando la larghezza delle strade. Chiediamoci: davvero abbiamo bisogno di corsie così ampie? Di spazi per il parcheggio così estesi? Una decisione moderna e sostenibile avrebbe potuto ampliare e rendere più accoglienti i marciapiedi, offrendo spazio non solo ai pedoni, ma anche agli alberi, creando un magnifico viale panoramico che si estendesse dal tratto finale di Via Manzoni (incrocio via Petrarca) fino ai cancelli del Virgiliano che si potrebbero collocare all'inizio di Viale Virgilio. </p><p style="text-align: justify;">Riprendendo il mio stesso slogan usato 27 anni fa durante la Festa dell'Albero, chiedo al Ministro Sangiuliano, amante della città e spesso presente a Napoli, di intervenire: tuteliamo le (verdi) radici storiche. Proteggiamo il paesaggio e permettiamo ai pini di restare a Posillipo, magari con una nuova piantumazione più estesa, riaffermando il nostro legame con le radici verdi e storiche di questo luogo così speciale. Sarebbe un modo per riguadagnare quell'identità che fa di Posillipo un simbolo incantevole di Napoli e contemporaneamente pianificare una città più moderna e più europea.</p><p><span style="color: #073763;">Carmine Maturo</span></p>Sergio Frattinihttp://www.blogger.com/profile/17730140748495828576noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2686986228415379600.post-69813589326847181112023-12-24T10:57:00.008+01:002023-12-24T12:38:20.059+01:00Emergenza alberi a Napoli: le vere cause di un disastro<p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPb8wdyR2OMIZ-W29zCaJ6GQNXDYYakehPPzOogUW94bpHy7e1dADLRGql1ClPRk9Z-Cf4OvJ7szNPw82fs9qBbsLMG61UD_d_CepvN4j_DimwViKK2wNgGwNiIl2-0b4NpQkKdAOtFudLGtbXuiXDYInL2NvV_A457_OwYYsdWugUigo49bQ7G1ZK2MU/s1600/alberi0.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="193" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPb8wdyR2OMIZ-W29zCaJ6GQNXDYYakehPPzOogUW94bpHy7e1dADLRGql1ClPRk9Z-Cf4OvJ7szNPw82fs9qBbsLMG61UD_d_CepvN4j_DimwViKK2wNgGwNiIl2-0b4NpQkKdAOtFudLGtbXuiXDYInL2NvV_A457_OwYYsdWugUigo49bQ7G1ZK2MU/w256-h193/alberi0.jpg" width="256" /></a></div>Siamo di fronte a un'emergenza che richiede la nostra
attenzione immediata: la caduta degli alberi nelle nostre strade e parchi.
Questi non sono casi isolati o eventi naturali inevitabili, ma é anche,
probabilmente, <b>il risultato di anni di negligenza e mancanza di cure</b> appropriate. </div><p></p><p class="MsoNormal"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Le radici di questo problema sono molteplici: nella mancanza
di investimenti nella manutenzione e nella cura degli alberi che, nel corso
degli ultimi trent'anni, hanno subito capitozzature incontrollate; nel
privilegiare la funzione delle strade solo come infrastrutture per la viabilità;
nel disinteresse e disamore degli amministratori e dei funzionari nei confronti
della Natura.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Il risultato? <b>Alberi
malati, instabili e, purtroppo, pericolosi</b>.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Ogni volta che un albero cade, non è solo perché malato, ma
è anche una minaccia per la sicurezza di noi cittadini e per la bellezza del
nostro ambiente. Queste cadute non sono inevitabili, ma sono il frutto di
politiche sbagliate e di un disinteresse verso il patrimonio verde che fa parte
dell'anima stessa della nostra città.</p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p></o:p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_zOVdMft8Cnk9MJ9CMED8pDXWjZmHUKz2_YtkyqcaebJAzBmHBYRcLDdK8VE9NgUZtJWMhm452h4cfNnL57UZhoW2QFplQAiKcW0zmsJRSvlZ6_jIPB2cKOihyphenhyphenE5XsU22h4-9ILyGCgPhFdfD0P6LdMI7ACYmAbHciSqPjhdzMyTn6zlaTg5QVJVoYJ0/s2048/alberi2.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="924" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_zOVdMft8Cnk9MJ9CMED8pDXWjZmHUKz2_YtkyqcaebJAzBmHBYRcLDdK8VE9NgUZtJWMhm452h4cfNnL57UZhoW2QFplQAiKcW0zmsJRSvlZ6_jIPB2cKOihyphenhyphenE5XsU22h4-9ILyGCgPhFdfD0P6LdMI7ACYmAbHciSqPjhdzMyTn6zlaTg5QVJVoYJ0/s320/alberi2.jpg" width="144" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiI5sYBtHwPtwhVUgL7Y1PBa64G8O69fzpz7wfF5dvbfKUxx6DMcE7EJ5U3d79PKG1Xk-2RXgyRBS2l_HMuXPKCcge5CEAdWmRTnthFAwFcwFgWWmKofaHFEtTGLnmKEibHRP2kt7yIs1RL_GIHXQCC_pW8JZuG9NxbhRyniC14K7yrJnusw0rAXoBT1h8/s2048/alberi1.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"></a></div><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Il prossimo bilancio comunale deve essere destinato
prioritariamente alla cura degli alberi. Occorre pianificare interventi mirati,
un <b>Piano del Verde Urbano</b>, sostenere <b>la formazione di personale qualificato</b> e
garantire una <b>cura costante</b> per preservare la salute di queste meraviglie
naturali, che non vuol dire potature o peggio capitozzature.</p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Non possiamo più tollerare l'indifferenza verso la natura
che ci circonda. Investire nella cura degli alberi è solo un atto di
responsabilità, ed è anche un investimento nel nostro futuro, nella sicurezza
delle nostre strade e nel benessere della nostra comunità.</p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p></o:p><img border="0" data-original-height="924" data-original-width="2048" height="110" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiI5sYBtHwPtwhVUgL7Y1PBa64G8O69fzpz7wfF5dvbfKUxx6DMcE7EJ5U3d79PKG1Xk-2RXgyRBS2l_HMuXPKCcge5CEAdWmRTnthFAwFcwFgWWmKofaHFEtTGLnmKEibHRP2kt7yIs1RL_GIHXQCC_pW8JZuG9NxbhRyniC14K7yrJnusw0rAXoBT1h8/w244-h110/alberi1.jpg" width="244" /></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br /></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: #073763;">Carmine Maturo<br />Enzo Russo</span></div>Sergio Frattinihttp://www.blogger.com/profile/17730140748495828576noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2686986228415379600.post-9772024760782494252023-12-20T16:46:00.015+01:002023-12-20T17:06:09.817+01:00Turismo centro storico - Spaccanapoli: ma la città è ancora dei cittadini?<div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><span style="background: white; color: #050505;">Ieri, mentre passeggiavo lungo Spaccanapoli, un fatto spiacevole ha turbato
il mio cammino. Parlavo al telefono con un'amica, fermandomi vicino al
campanile di Santa Chiara, quando la linea è improvvisamente caduta. Una voce
da una bancarella nelle vicinanze mi ha apostrofato in modo irrispettoso:
"</span><i><span style="color: #050505; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri;">T'ha
sbattuto 'o telefono nfaccia e mo' te ne vuó ji'?</span></i><span style="background: white; color: #050505;">" urlava,
lasciandomi perplesso. Nonostante cercassi di comprendere la ragione di tale
reazione, l'individuo ha continuato ad agire in modo aggressivo, spingendomi
senza motivo quando ho chiesto chiarimenti.</span></span></div><div style="text-align: justify;">
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJtWu7TyT_LhHCvdRA27ZQgzhyphenhyphenmT94ZfGNEWM302hjMFrse4K0beu5AvOzXUhWO1mNhLSbBU2ANXObj_WAu0IObuZVWWCPNyTv_NGrNrdxC23ehY9InridtkWXZxgyJmKE35jOrzzZspB8x8w9ZvuvwXf_dJ0XGy0iMCKTPW625eW3DLbNRw4OlYjzaEo/s540/piazzza%20delGesu.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: verdana; font-size: x-small;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="520" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJtWu7TyT_LhHCvdRA27ZQgzhyphenhyphenmT94ZfGNEWM302hjMFrse4K0beu5AvOzXUhWO1mNhLSbBU2ANXObj_WAu0IObuZVWWCPNyTv_NGrNrdxC23ehY9InridtkWXZxgyJmKE35jOrzzZspB8x8w9ZvuvwXf_dJ0XGy0iMCKTPW625eW3DLbNRw4OlYjzaEo/s320/piazzza%20delGesu.jpg" width="308" /></span></a></div><span style="color: #050505; font-family: verdana; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri;">Per fortuna, una coppia di ragazzi è intervenuta per separarci, spiegandomi che
possedevano anch'essi una bancarella e che non tutti gli espositori
condividevano quel comportamento. Quest'episodio non solo mi ha scioccato, ma
ha riportato alla mia mente un'altra situazione raccontatami da un'amica, guida
turistica, cacciata in malo modo con il suo gruppo mentre sostavano nella zona
antistante alcuni tavolini nella Piazzetta piú avanti. Questi eventi mi hanno spinto
a riflettere sulla gestione della situazione senza ricorrere alla violenza,
nonostante la provocazione.<span style="font-size: x-small;"><o:p></o:p></span></span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="color: #050505; font-family: verdana;">La domanda che sorge spontanea è: cosa possiamo
imparare da questi fatti che, a quanto pare, non sono affatto isolati? È
essenziale considerare come il turismo e il poco controllo abbiano alimentato
un atteggiamento arrogante ed esclusivo da parte di alcuni operatori. Alcune
bancarelle, probabilmente senza autorizzazione, diventano un pericolo,
ostacolando il flusso dei visitatori, occupando spazi pubblici e comportandosi
come se fossero gli unici legittimi proprietari, ignorando il fatto che, anche
con una concessione, lo spazio urbano rimane di tutti.</span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="color: #050505; font-family: verdana;">Questa arroganza e mancanza di rispetto sembrano
derivare dai controlli poco costanti e dal mancato rispetto delle regole
civili. È imperativo che le autorità competenti, in questa vivace realtà
turistica, vigilino e regolamentino queste attività, ribadendo che avere una
concessione non implica possedere in modo esclusivo un territorio pubblico.</span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="color: #050505; font-family: verdana;">Episodi come questi non dovrebbero essere considerati
banali o generare il solito atteggiamento del "é cosa 'e niente" di
eduardiana memoria, ma piuttosto dovrebbero fungere da spunto per una
discussione più ampia, affinché si possa riflettere su come gestire il turismo
e tutte le attivitá da esso scaturite, in modo sostenibile e rispettoso per i
residenti. È cruciale preservare la bellezza e l'essenza dei luoghi come
Spaccanapoli, garantendo che la città resti dei cittadini.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="color: #0b5394; font-family: verdana;">Carmine Maturo</span></p><br /></div>Sergio Frattinihttp://www.blogger.com/profile/17730140748495828576noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2686986228415379600.post-46842660157500988632023-12-16T11:21:00.009+01:002023-12-16T11:29:02.777+01:00"Tacciano immediatamente tutte le armi": fiaccolata per la pace<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOwzpbzP6meGXdgRvj3HMWU5UaGnn8V8mnesn47lghRSekgzk-9t6XJAjYiypQoXHb8aYjzGxTaxXnvREjdmQgooYLwAcyUXGVCEmIYyqy__s7is2SiEqsbb2gcZjMPJTllW6cd7jDR5tm3KjsgDd5KS53lADLi32Kg6fKbrx7AxQzn60WnbPYfm6w5Qg/s1280/fiaccolata%20per%20la%20pace.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="891" height="709" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOwzpbzP6meGXdgRvj3HMWU5UaGnn8V8mnesn47lghRSekgzk-9t6XJAjYiypQoXHb8aYjzGxTaxXnvREjdmQgooYLwAcyUXGVCEmIYyqy__s7is2SiEqsbb2gcZjMPJTllW6cd7jDR5tm3KjsgDd5KS53lADLi32Kg6fKbrx7AxQzn60WnbPYfm6w5Qg/w494-h709/fiaccolata%20per%20la%20pace.jpg" width="494" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;">La redazione di Green News Deal aderisce, insieme a tante associazioni e comunità laiche e religiose, alla manifestazione per la pace che si terrà oggi sabato 16 dicembre presso il Duomo di Napoli, per chiedere ancora una volta di porre fine ai terribili conflitti che stanno devastando aree del pianeta molto vicine a noi, facendo strage di civili innocenti e spargendo morte e distruzione.</div><p></p>Sergio Frattinihttp://www.blogger.com/profile/17730140748495828576noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2686986228415379600.post-4997628292582688132023-12-11T12:41:00.008+01:002023-12-11T12:53:35.892+01:00Un Albero della Pace nel cuore di Napoli a San Domenico Maggiore<p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDd836dXt8CF4KwFmWfEoZ-9QHhyphenhyphenL9_VjqY3wzeZoujGiYlKv8IlAFxIVkL_3TxphAhMR4zJB-VR7iFOGulEtvlOjJJzoM932kogP4imxo8mYwSl3urLjk3SogDkqTyBHyyPiUWCD215X_umqCDMIiQlOocj3KBxUQfmD1cPOuKpZJxBx_Xmliv1TrVHE/s2000/albero3.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2000" data-original-width="1500" height="351" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDd836dXt8CF4KwFmWfEoZ-9QHhyphenhyphenL9_VjqY3wzeZoujGiYlKv8IlAFxIVkL_3TxphAhMR4zJB-VR7iFOGulEtvlOjJJzoM932kogP4imxo8mYwSl3urLjk3SogDkqTyBHyyPiUWCD215X_umqCDMIiQlOocj3KBxUQfmD1cPOuKpZJxBx_Xmliv1TrVHE/w263-h351/albero3.jpg" width="263" /></a><span style="text-align: justify;">Qualche giorno fa, con la solenne benedizione di Padre Gerardo, il priore del <b>Convento di San Domenico Maggiore</b>, è stato inaugurato nel suggestivo Sagrato dell'omonima Chiesa un simbolo tangibile di speranza e pacificazione per il nuovo anno.</span></div><p style="text-align: justify;">L’Associazione <i>Gentle Green Events</i>, Il <i>Caffè Letterario Dom</i> e la redazione di <i>Green News Deal</i>, insieme al Convento di San Domenico Maggiore, hanno presentato <b>un maestoso olivo alto circa 3 metri</b>, un invito alla pace, alla riflessione e alla solidarietà.</p><p style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;">In un'epoca segnata da conflitti dilanianti, questo gesto assume un'importanza fondamentale nel richiamare l'attenzione sull'essenza della pace.</span></p><p></p><p style="text-align: justify;">Sebbene recentemente gli scontri in Ucraina e a Gaza abbiano monopolizzato i titoli, questo simbolico atto di pace si estende a tutti i territori afflitti da guerre e tensioni.</p><p></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjP2TchRvxkqjaKChKpJpcnvYZsUK5DRbRxvZhRM5tKR0esJypSb291z99atBSwVIDWtLGMcYZ3Xaw7lJvb6Kv0YRewwyHLBJqcsRuB9Gdh5jzwGd6WVgAb_5IbIDiEqYSEJEQiNoBUJ2YWUGJ6IXG8sgVpXthL3FnOiHpZL8G7lhllHy-PCqy-Tt4YnK8/s2048/albero2.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1974" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjP2TchRvxkqjaKChKpJpcnvYZsUK5DRbRxvZhRM5tKR0esJypSb291z99atBSwVIDWtLGMcYZ3Xaw7lJvb6Kv0YRewwyHLBJqcsRuB9Gdh5jzwGd6WVgAb_5IbIDiEqYSEJEQiNoBUJ2YWUGJ6IXG8sgVpXthL3FnOiHpZL8G7lhllHy-PCqy-Tt4YnK8/s320/albero2.jpg" width="308" /></a></div><p style="text-align: justify;">L'olivo, simbolo universale di pacificazione, è stato accuratamente adornato da un gruppo multiculturale di giovani provenienti da diverse parti del mondo, tra cui Benedizione (Nigeria), Alimata (Siria), Brighi (Costa d'Avorio) e Shamsah (Nigeria). Assieme ad <b>Alessia Verde</b> del Caffé Letterario DOM e <b>Carmine Maturo</b>, Presidente dell'Associazione Gentle Green Events, hanno decorato l'albero con luci, 200 fiocchi multicolori e 50 bandierine della Pace.</p><p style="text-align: justify;">Carmine Maturo, Presidente dell'Associazione Gentle Green Events, ha dichiarato: "La costruzione della pace richiede che ognuno di noi diventi un messaggero di pace nella vita quotidiana" ed invita tutti a partecipare attivamente, incoraggiando la condivisione di <i>selfie </i>accanto all'Albero della Pace, accompagnati da un messaggio di pacificazione e utilizzando l'hashtag #NapoliAlberoPace. Ogni post su Instagram con il tag "Dom Santi Bevitori" sarà ripubblicato per diffondere ulteriormente questo messaggio di necessità di pace.</p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4vxLhILUkfOoqVwPsad_YW06-iROQYjHdGpTqxZm7oRTNciLeDhZH_yq3-KqkwyK2xg3__Qk0v14uaIvA1Tjv5vvTNZApanJiHScqEUoCOG6G5QBtImhF5PPBC0jbRnczMi3QUQ2B3ePcjsnuZEnsYXFSN1JxbDhwGiXrJZ_BogR-vuqHBHrjvLr8xZE/s2000/albero1.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2000" data-original-width="1500" height="326" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4vxLhILUkfOoqVwPsad_YW06-iROQYjHdGpTqxZm7oRTNciLeDhZH_yq3-KqkwyK2xg3__Qk0v14uaIvA1Tjv5vvTNZApanJiHScqEUoCOG6G5QBtImhF5PPBC0jbRnczMi3QUQ2B3ePcjsnuZEnsYXFSN1JxbDhwGiXrJZ_BogR-vuqHBHrjvLr8xZE/w245-h326/albero1.jpg" width="245" /></a></div><p style="text-align: justify;">Per ulteriori informazioni e per partecipare attivamente alla diffusione di questo messaggio di speranza e solidarietà, si prega di contattare: <span style="color: #0b5394;">Carmine Maturo - carmine@carminematuro.info</span></p><p style="text-align: justify;">Uniamo le forze per promuovere la pace e la comprensione in tutto il mondo, a partire da se stessi.</p>Sergio Frattinihttp://www.blogger.com/profile/17730140748495828576noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2686986228415379600.post-88263761077785832442023-11-27T18:51:00.008+01:002023-11-27T19:17:22.629+01:00Parco Mascagna a Napoli, non un parco qualsiasi<p style="text-align: justify;"><b>Non un Parco qualsiasi.</b></p><p style="text-align: justify;"><span style="color: #073763; font-size: x-small;">di Enzo Russo, architetto urbanista</span></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgv6fd4QHDcwTzuryEvzoz20x0oHP7zcvNBjUBjj96nesQUjzuwYp0LjaOYFn92LfXyynsPEQi-ADALP-9Nr3LMMXxFn2CvrYE2fFeEmmO402Nxjl6TGgJt5U5AAwIxMGEcAlbWjNohptqlQ2PkS_mvU6N3_GbxQQNsc4dauSHnYekSrNP-FoVNlfbVU64/s1048/ceppo.png" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1048" height="336" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgv6fd4QHDcwTzuryEvzoz20x0oHP7zcvNBjUBjj96nesQUjzuwYp0LjaOYFn92LfXyynsPEQi-ADALP-9Nr3LMMXxFn2CvrYE2fFeEmmO402Nxjl6TGgJt5U5AAwIxMGEcAlbWjNohptqlQ2PkS_mvU6N3_GbxQQNsc4dauSHnYekSrNP-FoVNlfbVU64/w391-h336/ceppo.png" width="391" /></a></div>Parco Mascagna, nel quartiere Vomero, è una piccola area verde di appena mezzo ettaro, che non può essere assimilato ad una qualsiasi area verde di Napoli.<p></p><p style="text-align: justify;"></p>Sicuramente il fatto di essere un residuo spazio che ha resistito al massiccio sacco edilizio degli anni Sessanta e che ne caratterizza una funzione essenziale per decine di migliaia di cittadini è un fatto importante, ma ancor di più lo è la sua storia di partecipazione e di visione del futuro.<p></p><p style="text-align: justify;">E il nome del Parco racchiude in sé questo enorme valore.</p><p style="text-align: justify;"><b>Marco Mascagna</b>, a cui è dedicato, era un giovane ambientalista che, insieme a tanti come Casimiro Monti, Enzo Russo, Ermes Ferraro e Pio Russo Krauss, <b>riuscì a coinvolgere i cittadini del Vomero</b> per fermare lo scellerato progetto di realizzare un parcheggio interrato di dieci piani che avrebbe distrutto completamente l’area verde.</p><p style="text-align: justify;">Riuscirono a bloccare la speculazione ma riuscirono ad ottenere ancora di più, la pedonalizzazione delle aree al contorno (dove parcheggiavano centinaia di auto) e la riqualificazione dell’area con il progetto di Silvana Santagada del 2004, che trasformava le aree abbandonate in un giardino domestico urbano, di cui le aree pedonali al contorno erano parte integrante.</p><p style="text-align: justify;">Da allora l’assenza della manutenzione e il successivo “riempimento” di funzioni hanno determinato <b>un degrado sempre più accentuato dell’area</b>.</p><p style="text-align: justify;">Oggi, su finanziamento di Città Metropolitana, finalmente sono partiti i lavori di riqualificazione, ma prendendo subito una direzione sbagliata.</p><p style="text-align: justify;">Infatti le prime opere sono state quelle del <b>brutale abbattimento di numerosi e alti lecci</b>, con la preoccupante prospettiva di nuovi e ulteriori tagli. Tale situazione ha determinato l’indignazione di molti cittadini e associazioni (WWF, Rete No Box, Mamme del parco, ai quali si aggiunge la nostra redazione) che hanno chiesto chiarimenti a riguardo all’Amministrazione Comunale.</p><p style="text-align: justify;">In questo quadro è auspicabile che si apra un confronto civile con l'<b>assessore Santagada</b> su questa vicenda e <b>sulla gestione di tutto il verde cittadino</b>, a partire dall’immediata sospensione dei lavori. Lo scopo è quello di attivare processi di partecipazione civica e, nel contempo, garantire la qualità e la correttezza degli interventi, tenendo anche conto di un ribasso probabilmente eccessivo da parte dell’impresa appaltatrice del 35%.</p><div><br /></div>Sergio Frattinihttp://www.blogger.com/profile/17730140748495828576noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2686986228415379600.post-81746081988432562872023-08-28T18:12:00.006+02:002023-11-27T18:22:02.564+01:00Napoli ha bisogno di una linea tranviaria rinnovata. Nostalgia? No, modernità<p> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1r8JmcXLdZ9Cv6TozIyswHBQeWRuYGTWW5ZJLP9UNZThf2omdlIOCYBIaFEOvivEhc86Q2-wXSSMdiBg65V2VLa5kMtQqYQ9cDYUSOvxc3sZBYHDTJWKxcY79YaWzrGQ1tCcE2WvIO7J-nxr4kPu-d6eVVtrNgipP0klO7_JcwYhn9UTXZjMkB0C3aZk/s960/tram.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="345" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1r8JmcXLdZ9Cv6TozIyswHBQeWRuYGTWW5ZJLP9UNZThf2omdlIOCYBIaFEOvivEhc86Q2-wXSSMdiBg65V2VLa5kMtQqYQ9cDYUSOvxc3sZBYHDTJWKxcY79YaWzrGQ1tCcE2WvIO7J-nxr4kPu-d6eVVtrNgipP0klO7_JcwYhn9UTXZjMkB0C3aZk/w460-h345/tram.jpg" width="460" /></a></p><p style="text-align: left;"><span style="text-align: justify;">L’interruzione
del servizio della linea 2 della metropolitana di Napoli di questi giorni,
necessaria per improrogabili lavori di manutenzione delle gallerie, ha
praticamente lasciato la città priva di mezzi di trasporto alternativi all’auto
privata per spostarsi da Ovest a Est e viceversa.</span></p><p style="text-align: left;"></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;">I
disagi e le lamentele di residenti, lavoratori e turisti hanno fatto venire a
galla i “passi falsi” commessi nella pianificazione della mobilità cittadina
dell’ultimo trentennio, primo fra tutti <b>il depotenziamento e parziale
smantellamento della linea tranviaria che attraversava tutta la città</b>, collegando
i quartieri occidentali di Bagnoli e Fuorigrotta con piazza Municipio, il
porto, la Stazione Centrale e i due assi di penetrazione di Poggioreale e san
Giovanni nell’area orientale.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgj8UG-qnaPNAu4bw3x8umA9H0vy4Kv3izUKAsU3IbIcliKREEEboj9ZGXu5qqPOoHi9Ti-RD7mhzlnnxn9arKbf4QZO4Us6kzd2sKBsOMdeOnEW1cGfkk_B9phdGoSX-KRCpN6qVKCy9uylyrc7tTbGycGRhBetbl2asRX6WxNm5mIbWsYf4mhb26oPw8/s1035/linea%20tranviaria.png" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="604" data-original-width="1035" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgj8UG-qnaPNAu4bw3x8umA9H0vy4Kv3izUKAsU3IbIcliKREEEboj9ZGXu5qqPOoHi9Ti-RD7mhzlnnxn9arKbf4QZO4Us6kzd2sKBsOMdeOnEW1cGfkk_B9phdGoSX-KRCpN6qVKCy9uylyrc7tTbGycGRhBetbl2asRX6WxNm5mIbWsYf4mhb26oPw8/w307-h179/linea%20tranviaria.png" width="307" /></a></div><p style="text-align: left;"><span style="line-height: 107%;">Ripercorrere
i passaggi che hanno portato a suo tempo a questa dissennata scelta sarebbe troppo
lungo, quasi quanto rievocare la storia di questo mezzo di trasporto pubblico
dalla fine dell’Ottocento ai nostri giorni. Lo sviluppo della metropolitana, le
accresciute esigenze del traffico automobilistico ed in particolare l’apertura
dei cantieri della linea 6, che ha ripreso il progetto della fantomatica LTR
del 1990, cui si sono aggiunti i lavori alla Riviera di Chiaia e l’interminabile
rifacimento di via Marina, hanno relegato il tram di superficie ai margini del
sistema di trasporto urbano, <span style="background: white; color: #202122;">spingendo
già nell’ormai lontano 1998 verso la affrettata decisione di sopprimere la
tratta Bagnoli-piazzale Tecchio e, successivamente, anche il tratto da quest’ultimo
a piazza Vittoria. <br /><o:p></o:p></span></span></p><span style="line-height: 107%;"><span style="background: white; color: #202122;"><o:p></o:p></span><p style="clear: both; text-align: justify;"><br /></p></span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="background: white; color: #202122; line-height: 107%;"><span style="color: #202122;">Appare evidente che, una volta superati i problemi contingenti legati alla realizzazione delle nuove opere (</span><i>in primis </i><span style="color: #202122;">la linea 6 della metro) la direzione da seguire nei prossimi anni non può che essere quella del <b>ripristino e dell’ammodernamento della linea tranviaria</b>, da vedere non come un nostalgico ritorno al passato - come qualcuno superficialmente vorrebbe far credere, evocando atmosfere </span><i>retrò</i><span style="color: #202122;"> – ma, al contrario, come <b>una coraggiosa spinta verso la modernità</b>.</span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="background: white; color: #202122; line-height: 107%;">Molte città europee, grandi e piccole, stanno
riscoprendo e valorizzando infatti i tram moderni perché ne hanno compreso gli
enormi vantaggi: <b>facilità di accesso</b> (senza scale ed ascensori per salire e
scendere); trazione elettrica, <b>silenziosa e non inquinante</b> perché
non brucia benzina, diesel o gas; </span><span style="line-height: 107%;"><b>minori distanze tra le fermate</b>; possibilità per i viaggiatori
di <b>percepire lo spazio</b> in cui si trovano (a differenza di quanto avviene nella
metro che viaggia in sotterranea per quasi tutta la tratta) e di <b>godere del paesaggio urbano</b>; <b>minori costi</b> di gestione e manutenzione.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;">Anche Napoli, grazie ad un tracciato già esistente, potrebbe riavere la sua</span><span style="background: white; color: #202122; line-height: 107%;">
“metropolitana di superficie”, con passaggi frequenti (10 min. al massimo di attesa), estesa da occidente a oriente, che segue in
parte la linea costiera ed integra le altre linee su ferro come la linea 1 e le
funicolari, che invece seguono prevalentemente la direzione nord-sud.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="background: white; color: #202122; line-height: 107%;">Gli sforzi e gli investimenti dovrebbero essere
concentrati sull’ammodernamento delle tecnologie e sulla riduzione e gestione
dei tratti critici, in cui le vetture tranviarie incrociano i flussi di
traffico o sono addirittura costrette a viaggiare in sede promiscua, in una difficile
convivenza con le automobili private e con gli altri mezzi di trasporto.</span><span style="line-height: 107%;"> <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;">Pur guardando con un po’ di ottimismo al futuro, lo scenario attuale
mostra molte luci ed ombre a riguardo e talvolta si ha la sensazione che, a
livello regionale, si prediligano soluzioni costose e complesse ad altre più
semplici che sono quasi a portata di mano. Ad esempio Il collegamento con il
nuovo polo museale dell'Albergo dei Poveri può benissimo essere realizzato con
una semplice connessione tranviaria con Corso Garibaldi, ma tutto è stato
rimandato alla realizzazione della linea 9, la nuova metro che dovrebbe
collegare piazza Carlo III alla stazione TAV di Afragola. Un’opera che presenta
tempi lunghi, costi di realizzazione molto alti e che, pur raggiungendo Comuni
privi attualmente di collegamenti su ferro come Arzano e Casavatore, rischierebbe
di diventare un inutile doppione della linea FS esistente.</span><span style="line-height: 107%;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;">Tornando
al tram moderno, la prospettiva non riguarda solo il territorio cittadino.</span><span style="line-height: 107%;"> Nel PUMS metropolitano si propone la
"linea di gronda" da Nola a Licola da realizzarsi con sistema
tranviario o BRT (Bus Rapid Transit). Il BRT è in corso di realizzazione anche
per la trasversale a Napoli Est dal mare a Poggioreale. Il tram potrebbe essere
proponibile, fatte tutte le necessarie analisi tecniche ed economiche, anche
per le aree periferiche di Ponticelli e Scampia, ad est e a nord, in
connessione con i nodi ferroviari.</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="color: #073763; font-size: 12pt;">Sergio Frattini<br /></span><span style="color: #073763; font-size: 12pt;">Vincenzo Russo</span></p>Sergio Frattinihttp://www.blogger.com/profile/17730140748495828576noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2686986228415379600.post-69753021205932275592023-08-20T10:30:00.003+02:002023-08-20T17:00:43.841+02:00Per una Napoli moderna, futura, resiliente ed europea: appello per un Assessore all'Ambiente ecologista<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvVHgJVlCvlO7o9zs2KVI-tcDmwsS-5Nb85B3OYoYS0e5o_NjFal63oFXUCFsL3kyLELlO4yivdZh2Nll1rgszPIMIZNXNwe5ZH1hSR8rARn9JkcwqC-IS_exMg0Z97sIMwLJVxkL_S2MDGR6X3nb-AA1wUaOaixqS6Qg1WSGjkDAoSG5WfsXeHsaGlyU/s700/assessore%20ignoto.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="292" data-original-width="700" height="250" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvVHgJVlCvlO7o9zs2KVI-tcDmwsS-5Nb85B3OYoYS0e5o_NjFal63oFXUCFsL3kyLELlO4yivdZh2Nll1rgszPIMIZNXNwe5ZH1hSR8rARn9JkcwqC-IS_exMg0Z97sIMwLJVxkL_S2MDGR6X3nb-AA1wUaOaixqS6Qg1WSGjkDAoSG5WfsXeHsaGlyU/w601-h250/assessore%20ignoto.png" width="601" /></a></div><p style="text-align: justify;">Napoli, una città ricca di storia e cultura, si trova oggi, come tante altre realtà urbane grandi e piccole, di fronte a una sfida cruciale per il suo futuro: la transizione ecologica.</p><p style="text-align: justify;">In un'epoca in cui l'Europa e il mondo intero si stanno muovendo verso politiche sostenibili e azioni concrete per preservare il nostro pianeta, è fondamentale che Napoli faccia la sua parte sul proprio territorio e si unisca a questo movimento istituzionale globale a garanzia della qualità della vita di residenti e turisti . </p><p style="text-align: justify;">L'Amministrazione Manfredi ha in questo momento la responsabilità di riempire il ruolo cruciale all'interno della propria Giunta lasciato dall'ex Assessore Mancuso. Napoli merita un Assessore all'Ambiente ecologista che possa elaborare le indicazioni dei tecnici avendo maturato una visione ecologista trasversale, sistemica ed universale. Partenope ha bisogno di un amministratore che abbia inforcato da tempo le lenti dell’ecologia per leggere la realtà in cui viviamo, per poter contribuire in tempi brevissimi a frenare i cambiamenti climatici che altrimenti ci travolgeranno entro il 2030. Napoli ha bisogno di <b>un nome che porti con sé una storia personale di ambientalismo, riconosciuto e apprezzato dalle associazioni nazionali e storiche della città</b>. L’assessore a cui pensiamo dovrebbe aver maturato una visione ecologista pronta ad essere trasformata in cambiamento di vita per se stesso e per la comunità.</p><p style="text-align: justify;">Una figura in grado di guidare Napoli, con coerenza, competenza e coraggio, attraverso un percorso di cambiamento epocale, ispirando cittadini e istituzioni a collaborare alla realizzazione di una città vivibile e sostenibile.</p><p style="text-align: justify;">Il Partito Democratico (PD), a cui spetta la responsabilità di proporre un nome per questo incarico, ha un'opportunità unica di guardare lontano, dimostrando di avere a cuore il futuro di Napoli. In linea con la visione dinamica e innovativa del suo segretario nazionale, il PD dovrebbe uscire dalle logiche di spartizione tra correnti, per scegliere un amministratore <b>che abbia come valori fondamentali la transizione ecologica, la lotta ai cambiamenti climatici ed il miglioramento della qualità della vita</b>.</p><p style="text-align: justify;">Invitiamo dunque il PD a considerare attentamente questa decisione, che, se presa nella giusta direzione, oltre a rafforzare la credibilità del partito, dimostrerebbe la volontà di mettere in primo piano l'interesse pubblico locale e globale. Sarebbe un segnale positivo del cambiamento del PD e un modello da seguire per tutta Italia. </p><p style="text-align: justify;">La sfida ecologica è urgente, e Napoli può e deve essere un faro di speranza e azione per le generazioni future.</p><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;">Olimpia de Simone <br />portavoce Gr.E.E.N. (Gruppo Ecologista Europa Napoli)</span></div>Sergio Frattinihttp://www.blogger.com/profile/17730140748495828576noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2686986228415379600.post-78012134387706327382023-07-20T18:35:00.009+02:002023-07-20T18:39:19.833+02:00Per il recupero delle Scale di Napoli: attiviamo Cantieri partecipati per coinvolgere la comunità locale<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGsXfpRCqBYXwcwoXnsg1dnUrllMlLY0p_bDN5R6ve36RX07p_22PKTWIkg0z4-Z5hbuoT_MZdl9ub-uARbePoTLqeSWOl2m94Nw-pnZIZJkb36tgK97hVtymUqe7bnALyxdnkk0naGlZswjTz0PNtQpF3ZF73J90kc12oY-P4y7j4fVOUV1JpJZgF1bg/s2000/scalediNapoli.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2000" data-original-width="1500" height="519" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGsXfpRCqBYXwcwoXnsg1dnUrllMlLY0p_bDN5R6ve36RX07p_22PKTWIkg0z4-Z5hbuoT_MZdl9ub-uARbePoTLqeSWOl2m94Nw-pnZIZJkb36tgK97hVtymUqe7bnALyxdnkk0naGlZswjTz0PNtQpF3ZF73J90kc12oY-P4y7j4fVOUV1JpJZgF1bg/w389-h519/scalediNapoli.jpg" width="389" /></a></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><i style="text-align: justify;"><br /></i></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><i style="text-align: justify;">Napoli, 20 luglio 2023</i><span style="text-align: justify;"> - Oggi, con grande entusiasmo, abbiamo appreso dell'apertura del secondo cantiere per il </span><b style="text-align: justify;">recupero e la riqualificazione dei percorsi storici di Calata San Francesco</b><span style="text-align: justify;">, sviluppatisi dal mare verso la collina. Questo importante progetto è stato reso possibile grazie al finanziamento ottenuto nel 2016 nell'ambito del Patto per Napoli, anche grazie alla spinta dal basso rappresentata dal </span><b style="text-align: justify;">Coordinamento delle Associazioni delle Scale di Napoli</b><span style="text-align: justify;">.</span></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Il Coordinamento delle Associazioni delle Scale di Napoli ha svolto un ruolo fondamentale fin dal 2011, ideando e promuovendo iniziative volte al recupero e alla riscoperta di questi antichi percorsi. L'impegno delle Associazioni ha contribuito in modo determinante a ottenere il finanziamento necessario per la realizzazione di questo progetto. Ora, con l'avvio del cantiere, ci aspettiamo di vedere la partecipazione e la collaborazione di enti pubblici, associazioni e la comunità locale per garantire il successo di questa iniziativa.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">"Città verticale" dovrebbe rappresentare una strategia vincente basata sulla partecipazione attiva di tutti i cittadini e degli attori locali, al fine di ottenere un risultato eccezionale da questo importante investimento. Questa iniziativa consentirà ai cittadini e ai visitatori di godere appieno di uno degli aspetti più suggestivi e caratteristici di Napoli.</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">La <b>riqualificazione delle Scale di Napoli</b> non solo migliorerà l'accessibilità e la fruibilità di questi antichi percorsi, ma contribuirà anche a promuovere il <b>turismo sostenibile</b> e a valorizzare il <b>patrimonio storico-paesaggistico della città</b>.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Tuttavia, riconosciamo che, nonostante gli sforzi del Coordinamento, il coinvolgimento dei residenti e delle persone che hanno lavorato instancabilmente per raggiungere questo obiettivo è mancato nel progetto. Il Coordinamento ha più volte richiesto e incontrato gli assessori competenti, chiedendo l'attuazione di un Cantiere partecipato. Purtroppo, finora questa richiesta non è stata soddisfatta.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Vogliamo ricordare l'<b>importanza di coinvolgere la Comunità locale</b> in ogni fase di un progetto di questa portata. L'esempio negativo del cantiere del Moiariello, dove la mancanza di coinvolgimento ha compromesso la vita di un gelso spontaneo, deve essere un monito per attivare momenti di ascolto.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Quel gelso non era semplicemente un elemento estetico, ma aveva un significato simbolico profondo per i residenti e i visitatori del quartiere. Rappresentava una testimonianza della forza rigenerativa della natura e offriva un'oasi di frescura lungo un percorso faticoso. Gli abitanti, grandi e piccoli, si erano affezionati a quest'albero, considerandolo un punto di riferimento e un rifugio.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Quindi, concludiamo con un <b>appello agli Assessori competenti affinché attivino "Cantieri partecipati" su tutti gli interventi degli itinerari previsti</b>. Invitiamo tutti gli attori coinvolti a collaborare con il Coordinamento delle Associazioni delle Scale di Napoli per garantire che il progetto di recupero delle Scale di Napoli sia portato avanti con la partecipazione attiva della Comunità locale, nel rispetto del suo patrimonio e dei suoi valori.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Solo attraverso la collaborazione e il coinvolgimento di tutti riusciremo a realizzare un progetto di valore per la nostra amata città.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="color: #0b5394; font-family: arial;">Coordinamento delle Associazioni delle Scale di Napoli</span></p><p><a href="http://www.scaledinapoli.com" style="font-family: arial;">www.scaledinapoli.com</a></p>Sergio Frattinihttp://www.blogger.com/profile/17730140748495828576noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2686986228415379600.post-30858989543296111192023-07-19T09:38:00.007+02:002023-07-19T09:40:55.145+02:00NuRiGe, il collegamento Roma-Pompei incide in modo irrisorio<p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6DSX6aZhtIg0j8LSyLdqTbMEfoX8TVGEwsC8lUKW9cQOpmcey-DUoq35VyfaPhBjXOQmZxYNZYq7KSgcFDzvn6vGyxbaoSHrDkjfPhLW2IQiaU2-vxYvc_yfTPFGww6qbPg1sURwS8mwDnD5tAuPC-foJQNenSdCHNgcGtoG2hp02LSUcidMUxy82VC8/s640/treno%20RomaPompei.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="360" data-original-width="640" height="269" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6DSX6aZhtIg0j8LSyLdqTbMEfoX8TVGEwsC8lUKW9cQOpmcey-DUoq35VyfaPhBjXOQmZxYNZYq7KSgcFDzvn6vGyxbaoSHrDkjfPhLW2IQiaU2-vxYvc_yfTPFGww6qbPg1sURwS8mwDnD5tAuPC-foJQNenSdCHNgcGtoG2hp02LSUcidMUxy82VC8/w478-h269/treno%20RomaPompei.png" width="478" /></a></div><span style="font-family: arial;"><div><span style="font-family: arial;"><br /></span></div>18 Luglio , 11:39</span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">(ANSA) - NAPOLI, 18 LUG - La scelta di attivare un collegamento ferroviario diretto tra Roma e Pompei, sostiene <b>l'associazione Nuove Ri-Generazioni Campania</b>, nata su iniziativa di Cgil Campania, Fillea Cgil Campania e Spi Campania, oltre a incidere "in modo irrisorio sul volume totale dei milioni di turisti che ogni anno visitano Pompei, denota una visione strategica di <b>un modello di sviluppo turistico 'mordi e fuggi' che nulla lascia sul territorio</b> e che, nel caso in esame, consolida ancor di più l'inaccettabile impatto che il tracciato ferroviario comporta su un terzo della linea di costa del Golfo di Napoli, condizione che determina una <b>barriera fisica e psicologica verso il mare per i residenti</b> della fascia costiera, da San Giovanni a Teduccio a Castellammare di Stabia, e impedisce qualsiasi ipotesi di recupero, riqualificazione ambientale, attuazione delle potenzialità di una parte significativa dell'area metropolitana". </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">"Il disagio delle comunità di poter accedere al mare, che emerge con forza durante la stagione estiva - si legge in una nota diffusa dall'associazione - è una costante latente in comunità che per millenni hanno avuto un rapporto fisico viscerale e antropologico con il mare, interrotto per l'affermarsi di un presunto modello di sviluppo c<b>he ha individuato nella fascia costiera lo spazio da sfruttare per fabbriche</b> (ora dismesse di Torre Annunziata e Castellammare di Stabia) e <b>strutture portuali sviluppatesi in parallelo alla costa</b>, con molti spazi inutilizzati. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">In questo scenario il tracciato della linea ferroviaria RFI si configura come <b>causa principale di molti effetti negativi sul territorio</b>; comportando la ghettizzazione, il degrado, l'innesco di motivi di disgregazione sociale e di illegalità in molte parti di tessuti urbani storici (in particolare Centro Storico di Torre del Greco, Torre Annunziata), il degrado di aree naturali dalle grandi potenzialità (foce Sarno, Stagnone, scoglio di Rovigliano), l'utilizzo di molte aree costiere a valle del tracciato come punti di scarico illegale di rifiuti". </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">"Per la fascia costiera vesuviana - secondo l'associazione - è possibile una visione strategica alternativa a quella accennata dal ministro Sangiuliano. Una visione che definisca un modello di sviluppo nel quale la rigenerazione urbana possa essere di traino per una riorganizzazione complessiva del territorio che, nel rispetto delle identità dei luoghi, metta insieme tutela della natura e dei beni culturali, sicurezza, sviluppo economico compatibile con il territorio, recupero del rapporto con il mare, riqualificazione dei tessuti urbani, recupero della coesione sociale". </span></p><p style="text-align: justify;"></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">"L'importante - concludono <span style="color: #0b5394;">Francesco Escalona</span>, presidente Nurige Campania ed <span style="color: #0b5394;">Enzo Russo</span>, componente Cts Nurige - è agire all'interno di un quadro coerente con una visione condivisa strategica che possa consentire anche interventi parziali, ma all'interno di un'unica prospettiva. </span></div><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Nurige, con il supporto del proprio Comitato Tecnico-Scientifico, si candida per l'elaborazione di un'ipotesi di rigenerazione della linea di costa vesuviana, da inserire nella <b>programmazione urbanistica e strategica della Città Metropolitana</b>, con il coinvolgimento delle Amministrazioni dei Comuni Costieri, di Rfi, di Eav, dell'Autorità Portuale, del Demanio Marittimo, delle organizzazioni sindacali dei lavoratori portuali, delle Aree Marine protette, delle associazioni ambientaliste, di categoria, della rete Puad". (ANSA).</span></p>Sergio Frattinihttp://www.blogger.com/profile/17730140748495828576noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2686986228415379600.post-55109968292946254392023-07-13T10:39:00.006+02:002023-07-13T12:36:17.053+02:00La Venere degli stracci da "rifare": un simbolo di resistenza e di ricostruzione<p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixo7cFM-wjBoUWGjN_KSbNwWgnf_RiMeBflW5YRddgnTvj9rCqp2sCsP_MLB7GY_pcwc-sDXOw1lPcXtgJEC8pu7wAffOFmLU7-JZ74YzHYVNbToJIq1DQn8V9PbLR7QeI8KwrNqwrsmepjRYLA4c5HqRnymj0JdwkT_8D1AHjcDQC3lbn5lVK2iJixmM/s643/Venere%20degli%20stracci.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="350" data-original-width="643" height="282" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixo7cFM-wjBoUWGjN_KSbNwWgnf_RiMeBflW5YRddgnTvj9rCqp2sCsP_MLB7GY_pcwc-sDXOw1lPcXtgJEC8pu7wAffOFmLU7-JZ74YzHYVNbToJIq1DQn8V9PbLR7QeI8KwrNqwrsmepjRYLA4c5HqRnymj0JdwkT_8D1AHjcDQC3lbn5lVK2iJixmM/w518-h282/Venere%20degli%20stracci.jpg" width="518" /></a></div><span style="background-color: white; color: #050505; white-space-collapse: preserve;"><div style="font-size: 15px;"><span style="background-color: white; color: #050505; font-size: 15px; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></div><span style="font-family: verdana;"><div style="text-align: justify;"><span> </span>La reinstallazione dell'opera d'arte danneggiata, come la Venere/Parthenope degli stracci, potrà diventare un simbolo di speranza e di rinascita. Dovrà essere un atto di resistenza contro la distruzione e una testimonianza della volontà di ricostruire e riportare la bellezza nella nostra vita quotidiana.</div></span></span><div><div style="text-align: left;"><span style="color: #050505; font-family: verdana; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;"> </span><span style="background-color: white; color: #050505; font-family: verdana; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;">La distruzione di un'opera d'arte non deve essere l'ultima parola. Al contrario, può innescare un desiderio di riscatto e di ricostruzione. Quando una città perde un simbolo, c'è spesso una reazione collettiva di indignazione e di impegno per preservare il patrimonio artistico, per questo mi preparo e vado a manifestare in Piazza Municipio.</span></div><div><div dir="auto" style="background-color: white; color: #050505; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;"><span style="font-family: verdana;"><span> </span>Ma oltre alla reinstallazione materiale dell'opera, è importante anche riflettere sui passi che possiamo intraprendere per creare una città più bella, gentile e soprattutto partecipata. La bellezza non deve limitarsi solo alle opere d'arte, deve diventare un appello alla partecipazione attiva per tutti i cittadini. La gentilezza, nel contesto urbano, si manifesta nel rispetto reciproco, nella cura degli spazi comuni e nell'attenzione per il benessere delle persone. </span></div><div dir="auto" style="background-color: white; color: #050505; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;"><span style="font-family: verdana;"><span> </span>S</span><span style="font-family: verdana;">i dovranno coinvolgere i cittadini nell'allestimento degli spazi urbani per creare senso di appartenenza e di identità. Quando le persone si sentono parte attiva nel processo decisionale e vedono il loro contributo trasformato in realtà tangibili, si sviluppa un legame emotivo più forte con il luogo in cui vivono. Questo può portare a un maggiore senso di orgoglio, cura e responsabilità verso l'ambiente circostante. La chiave del buon amministrare rimane sempre la partecipazione che non è "un volo di un moscone".</span></div><div dir="auto" style="background-color: white; color: #050505; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></div><div dir="auto" style="background-color: white; text-align: justify; white-space-collapse: preserve;"><span style="color: #0b5394; font-family: verdana;">Carmine Maturo</span></div></div></div>Sergio Frattinihttp://www.blogger.com/profile/17730140748495828576noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2686986228415379600.post-42143715292109026332023-07-12T01:27:00.010+02:002023-07-13T12:34:06.613+02:00La nuova piazza. Perchè non chiamarla "Piazza Partenope"? <p><span> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjasa5Hfdal_Z0mMn0HkLBprNwbXDvg6-nuquxti6avGiPZUQ2sPkAHWeTSF_cs4XXNNCP13nHDE8DEVXxDT2U-I7kLpdUozMgY4Nv_dvQyVdar3ldSu-23G6NcW1gTyB2ZrPe7lqex_DHpGfdTF5ylYdSyUE0cyC3IweraIfDOwjrBsKK_Y4GkhrRl_wY/s457/piazza_municipio.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="305" data-original-width="457" height="375" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjasa5Hfdal_Z0mMn0HkLBprNwbXDvg6-nuquxti6avGiPZUQ2sPkAHWeTSF_cs4XXNNCP13nHDE8DEVXxDT2U-I7kLpdUozMgY4Nv_dvQyVdar3ldSu-23G6NcW1gTyB2ZrPe7lqex_DHpGfdTF5ylYdSyUE0cyC3IweraIfDOwjrBsKK_Y4GkhrRl_wY/w560-h375/piazza_municipio.jpg" width="560" /></a></div><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">In seguito
agli scavi e ai preziosi ritrovamenti degli ultimi anni, collegati alle straordinarie
opere della metropolitana, si sta sempre più facendo strada tra gli studiosi di
archeologia una nuova lettura dell'importante porto di Parthenope che apre a
nuove, illuminanti visioni.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Il porto ritrovato, persino con alcune
imbarcazioni ora restaurate, fu dunque il vero "fulcro", la “Ragione prima" della fondazione della
grande Neapolis che nascerà adiacente ad esso per sostituire progressivamente
la storica e conclamata funzione del nodo portuale di Pithecusae, consolidata porta del mar Tirreno. Confine, ma anche
florida interfaccia, mercato, cantiere per la riparazione di imbarcazioni provate
dal lungo viaggio; luogo di trasformazione dei grandi carichi semilavorati per
alleggerire il ritorno.</span></p><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Una
straordinaria terra di confine, un luogo di conflitto ma anche, allo stesso
tempo, di scambio tra usi, religioni e culture; tra il mondo ellenico, quello
fenicio e quello etrusco.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><o:p>U</o:p>n approdo
millenario, dunque, quello di Pithecusae, ma che si rivelò, durante il VI e il
V secolo a. C., ogni giorno più
insicuro e minaccioso per le sempre piú frequenti eruzioni e per i forti e
continui terremoti causati dal sistema dell'Epomeo, attribuiti dall’Oracolo alla
volontà degli dei di far nascere poco distante una nuova-polis dal destino
millenario.</span></p><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">La sirena
alata Parthenope, trovata morta, spiaggiata, sotto l’isolotto di Megaride,
diventerà segno di continuità con la città vecchia sul promontorio, la
divinitl protettrice anche di Neapolis, unitamente a Demetra, madre di
Persefone, dea dell'agricoltura e delle messi ma, qui, nella splendida baia,
anche dei prodotti del mare.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Potenti
simboli, messaggi nemmeno tanto criptati per dirci da dove veniva e a cosa
fosse destinata nei millenni, sin dalla sua fondazione di disegno pitagorico,
la nuova, gigantesca, polis del mediterraneo.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">La sirena Parthenope, a volte cupa e oscura ma dal canto irresistibilmente ammaliante
- nel caso si volesse prendere seriamente in considerazione l'idea lanciata nel
titolo di questo scritto - sarebbe ancora una volta il simbolo e la protettrice
di una ri-generazione della parte più centrale della nostra città. Una delle più' grandi ri-generazioni urbane
d'Europa.</span></p><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">“Simbolo e
protettrice" dei partenopei, del grande porto turistico e commerciale e di
una baia sempre più internazionale, ci legherebbe ancora una volta alla nostra
indissolubile matrice greca mediterranea e al "sacro testo” dell'Odissea.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">E allora, egregio
Sindaco Gaetano Manfredi, perché non dedicarle la nuova piazza, generata tra le
rovine ritrovate del Maschio angioino e il nodo metropolitano tra le stazioni
della Metro e la Stazione marittima? Un luogo con lo sfondo del Vesuvio da un
lato e della Certosa di san Martino e del masso intagliato nel tufo di Castel
Sant’Elmo, dall’altro, attraversato ogni anno da milioni di viaggiatori del
Mediterraneo?</span></p><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Sindaco, quel luogo che
si protende a mare, a scala metropolitana e mediterranea, dedichiamolo alla
nostra Parthenope. Lasciando,
eventualmente, il toponimo “piazza Municipio” con le funzioni più strettamente
civiche, alla parte antistante
al Palazzo San Giacomo, col giardino dei lecci e la fontana del Tritone.</span></p><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #274e13;">@sindacomanfredi</span></span></p><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: #274e13; font-family: verdana;">#sindacomanfredi </span></p><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: verdana; line-height: 107%;">"Piazza Partenope" sarebbe davvero fantastica!</span></b></p><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: #073763; font-family: verdana;">Francesco Escalona</span></p>Sergio Frattinihttp://www.blogger.com/profile/17730140748495828576noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2686986228415379600.post-23966308056051298762023-07-10T09:53:00.013+02:002023-07-10T09:58:01.891+02:00Il parco dell'ex gasometro al Vomero: un sogno che si realizza dopo vent'anni<p><span face=""Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif" style="background-color: white; color: #050505; font-size: 15px; white-space-collapse: preserve;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWcXh8kVWjXvs7x8HMLZ8OXv57NJ8tM9sz-2CaRO8a7m8HFldTF3GXw6g1PgoShk5d0895uYqVwDr_4tx53mG2RXwW8n0FDGxfOc_ErnQMTWiVCB1eQmQIw7h8BitPdlzgUPdsLBAqmkBcfGFJ6fZ4fQJK8UYvVXZeP939-GZ-e3ohb5ghoUC2gS86Q9s/s632/gasometro1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="429" data-original-width="632" height="340" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWcXh8kVWjXvs7x8HMLZ8OXv57NJ8tM9sz-2CaRO8a7m8HFldTF3GXw6g1PgoShk5d0895uYqVwDr_4tx53mG2RXwW8n0FDGxfOc_ErnQMTWiVCB1eQmQIw7h8BitPdlzgUPdsLBAqmkBcfGFJ6fZ4fQJK8UYvVXZeP939-GZ-e3ohb5ghoUC2gS86Q9s/w501-h340/gasometro1.jpg" width="501" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #444444; font-family: verdana;">Oltre vent'anni sono passati dalla conferenza stampa in Comune durante la quale, con Ornella Capezzuto e Fulco Pratesi, illustrai il progetto, fortemente voluto dal WWF, sull'onda di <b>una forte mobilitazione popolare per bloccare la speculazione edilizia su un'area agricola del Vomero</b> di eccezionale valore storico e paesaggistico. La proposta fu sviluppata sull'idea progettuale iniziale di Laboratorio Donne Ambiente, gruppo di sensibili giovani architette, tra cui Silvana Santagada, che proponevano la realizzazione di un arcipelago delle aree verdi per il Vomero. Il progetto del WWF riguardava l’ipotesi di un <b>parco agricolo urbano nell'area dismessa dell'ex Gasometro</b>, ipotesi allora suggestiva e fortemente innovativa, risultato di una grande mobilitazione popolare, con il WWF, il comitato San Martino, con Franco Di Mauro e Lydia Mastrantuoni, e con Guido Liotti e Wanda Rosati per i processi partecipativi. </span></div><p></p><p style="text-align: justify;"><span face=""Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif" style="background-color: white; color: #444444; font-family: verdana; white-space-collapse: preserve;">Finalmente nel 2010, soprattutto grazie al convinto, passionale, competente supporto politico di Casimiro Monti, Dino Di Palma, Franco Di Mauro, Rino Nasti, Alberto Patruno, Mario Coppeto e amministrativo di Bartolomeo Sciannimanica, il progetto esecutivo da me elaborato e coordinato per il WWF, con l'apporto di altri validissimi tecnici, tra cui Marina Rigillo e Martin Devrient con le eccezionali simulazioni grafiche, andò in gara. Successivamente Silvana Santagada ha sviluppato il progetto per riadeguarlo alle nuove esigenze e a nuovi criteri paesaggistici e funzionali. </span></p><p></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: #444444; font-family: verdana;"><span face=""Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif" style="background-color: white; white-space-collapse: preserve;">Oggi sem</span><span style="background-color: white; white-space-collapse: preserve;">bra che, finalmente, un sogno di pochi si stia trasformando in un obiettivo di molti. Che dire? Anche se mancano ancora alcuni elementi importantissimi come la Piazza e la Palazzina, sono felice e spero che per tanti ignavi questa possa essere la dimostrazione che <b>l'impegno civico, a volte, paga</b>.</span></span></div><p></p><p><span face=""Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif" style="background-color: white; color: #444444; font-family: verdana; white-space-collapse: preserve;"><br /></span></p><p><span style="color: #073763; font-family: verdana;">Enzo Russo - architetto ed urbanista</span></p>Sergio Frattinihttp://www.blogger.com/profile/17730140748495828576noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2686986228415379600.post-54954803799981259172023-06-29T18:53:00.003+02:002023-06-29T18:55:13.491+02:00Scale di Napoli, al via i lavori del progetto de La Napoli Verticale. Si inizia dal Moiariello, esultano le associazioni.<div style="text-align: left;"><span style="font-family: inherit; font-size: small;"> </span></div><div style="text-align: left;"><b><span style="font-size: small;">Scale di Napoli, al via i lavori del progetto de La Napoli Verticale. Si inizia dal Moiariello, esultano le associazioni.</span><br /></b></div><div style="text-align: left;"><b><span style="font-family: inherit; font-size: small;">Carmine Maturo portavoce del Coordinamento delle Associazioni de Le Scale di Napoli: Sta vincendo la rivoluzione della spinta gentile.</span></b></div><div style="text-align: left;"><b><span style="font-family: inherit; font-size: small;"> </span></b></div><div style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLcoqsHtc3AxahrYr1hfM2x6J5yX-AxtmZnm3207w7WmzhY3zDWZEYaxlkXxIe-1aeJC1vNhZNgSbPjPgzED70s49dixlrdNnTdcd-Zp4jUrtWvl_6GctprChGY8lDL-LFP5QWVRCewgD7nmZ3tDUBgE7jgq8gb2ROhAk0g-v_T-F20KtLWJS5u2faC77S/s1786/20230629_112844.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1786" data-original-width="1722" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLcoqsHtc3AxahrYr1hfM2x6J5yX-AxtmZnm3207w7WmzhY3zDWZEYaxlkXxIe-1aeJC1vNhZNgSbPjPgzED70s49dixlrdNnTdcd-Zp4jUrtWvl_6GctprChGY8lDL-LFP5QWVRCewgD7nmZ3tDUBgE7jgq8gb2ROhAk0g-v_T-F20KtLWJS5u2faC77S/s320/20230629_112844.jpg" width="309" /></a></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: small;">“Si è aperto al Moiariello il Cantiere dei lavori della cosiddetta Napoli Verticale, con le risorse economiche del Patto per Napoli del 2016, che prevede la rigenerazione degli antichi percorsi delle scalinate di Napoli. D</span><br /><span style="font-family: inherit; font-size: small;">opo ben 20 anni di iniziative, visite guidate, festival, rassegne e petizioni, finalmente siamo testimoni di un importante risultato, sta vincendo la rivoluzione della spinta gentile delle oltre 20 associazioni del coordinamento scale di Napoli.” - Ha dichiarato <b>Carmine Maturo</b> portavoce e fondatore del Coordinamento delle Associazioni delle Scale di Napoli.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: small;"> </span></div></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: small;">Le scalinate di Napoli sono parte integrante dell'identità della città, offrono non solo un mezzo di mobilità sostenibile ma anche uno spazio sociale e culturale per i residenti e i visitatori.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: small;"> </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: small;">Il progetto de la Napoli Verticale, prende spunto dalle continue e ventennali iniziative delle Associazioni del Coordinamento Scale di Napoli che si propongono di rendere le scalinate ancora più accessibili, sicure e attraenti, garantendo una migliore esperienza per chi le percorre.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: small;">Il coordinamento Scale di Napoli desidera ringraziare tutti coloro che hanno sostenuto e continuano a sostenere questa causa: i cittadini, le istituzioni locali, gli studiosi, gli artisti e gli amanti della cultura napoletana. Ma siamo solo all'inizio ci sono oltre 200 scale a Napoli e vanno tutte recuperate alla vivibilità e destinate alla socialità e alla mobilità sostenibile, eppoi è necessaria la cura, la pulizia, e la manutenzione.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: small;"> </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: small;">Guardiamo avanti con entusiasmo all'evolversi del progetto de la Napoli Verticale e all'impatto positivo che avrà sulla nostra amata città di Napoli. Continueremo a vigilare e a promuovere la conservazione del nostro patrimonio urbano, affinché possa essere apprezzato dai napoletani e dai visitatori.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: small;"> </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: small;"><b>Quali sono le Associazioni fondatrici del Coordinamento?</b></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: small;">Green Polis, Legambiente Parco Letterario Vesuvio APS, WWF Napoli, Gente Green APS Lo Sguardo che Trasforma, Associazione Napoletana Beni Culturali, Locus Iste – Luoghi e Memoria APS. Quartiere Intelligente - Montesanto 3</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: small;"> </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: small;"><b>Ecco invece le Associazioni e soggetti aderenti:</b></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: small;">Amici del Real Bosco di Capodimonte, Angeli del Bello Napoli, Ponti tra quartiere e vallone, Fiab Napoli Cicloverdi, Marinella Di Martino, Zela Rotundi, Pachamama odv, APSIS Associazione, Associazione Liberamente, Apsartexperienze, Associazione Semenza -Associazione Semenza Foresta cooperativa sociale, Murìcena Teatro Ass. culturale, Muna: Multicontaminazioni Napoli aps, Borgo Ponti Rossi OdV, Shen Wellness Education Health Coaching</span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><br />Carmine Maturohttp://www.blogger.com/profile/06288047215949067204noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2686986228415379600.post-45391554929567553312023-05-07T16:04:00.003+02:002023-05-07T16:06:37.004+02:00Lettera aperta al Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e al Consiglio Comunale di Napoli<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgq76aDlJhmEnyQcX0dM2zUGjsrPDy7garBjRiHFyWftbMZolCKXosIYj2L8Hz9vM6DpasMXghbLWw9jkD4UtK_kI_w4nS4TLVFom5lCD9IyGiY0NEe-L3-mFjeAkYNmEN_1smVttmBJYM25q42YKxE1ST-CueQPUL1EAhnKcQCgUre0o5D3aJBKA3O/s570/car-vs-ztl.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="200" data-original-width="570" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgq76aDlJhmEnyQcX0dM2zUGjsrPDy7garBjRiHFyWftbMZolCKXosIYj2L8Hz9vM6DpasMXghbLWw9jkD4UtK_kI_w4nS4TLVFom5lCD9IyGiY0NEe-L3-mFjeAkYNmEN_1smVttmBJYM25q42YKxE1ST-CueQPUL1EAhnKcQCgUre0o5D3aJBKA3O/w571-h200/car-vs-ztl.png" width="571" /></a></div><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Gentile Sindaco Manfredi e gentili assessori e consiglieri
comunali, <o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">siamo nel 2023 ed ormai, finalmente, c'è la <b>consapevolezza
di essere in pieno <i>Global Warming</i></b> con conseguenti cambiamenti climatici in atto
e, gli effetti, già colpiscono duramente la nostra città, in termini di sempre
più frequenza di eventi meteorici eccezionali con conseguenti danni e<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>isole di calore pericolose per i concittadini
più fragili.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Questo scenario, con il parallelo consumo di suolo, è frutto
di una visione di sviluppo nel quale <b>il sistema di mobilità basato sull’auto è
uno dei maggiori responsabili</b> e, per tale motivo, moltissime città stanno
rivedendo il loro modello urbano, puntando sempre di più all’incremento delle
aree verdi, al potenziamento di sistemi di trasporto sostenibili, alla
previsione di vaste ZTL e aree pedonali, con la prospettiva di realizzare
città a 15 minuti, in modo da ridurre notevolmente la necessità
di spostamenti e rendendo maggiormente vivibili le città.</p><p class="MsoNormal"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Rispetto a politiche
innovative che investono gran parte dell’Europa e del mondo e soprattutto alla
vigilia del 2035, anno in cui non si potranno più vendere nuove auto con motori
benzina o diesel, apprendere che questa giunta si appresta a approvare
parcheggi interrati a Piazza Vittoria, Piazza degli Artisti, via Ruggiero, e
via Cerlone, lascia esterefatti perché si confermano come scelte strategiche
antistoriche e, spesso, possono apparire precisi interessi speculativi.</p><p class="MsoNormal"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Le, Vi chiediamo di spiegarci quali siano le ragioni
culturali, politiche, di interesse per la comunità napoletana, per queste
decisioni in contraddizione con gli stessi, presunti, obbiettivi di rilancio
della città, che l'Amministrazione si pone e che noi tutti auspichiamo.</p><p class="MsoNormal"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Bastino due esempi:</p><p class="MsoNormal"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">quello del <b>progetto di Piazza Vittoria per duecento posti</b>
che noi riteniamo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>dannoso e
completamente inutile, anche a fronte delle esperienze dell’ultimo decennio
quando, in occasioni di grandi eventi (America’s Cup, Pizzafest e sagre varie),
centinaia di migliaia di cittadini hanno raggiunto il lungomare utilizzando
parcheggi di scambio esterni e trasporto pubblico, sulla base di seri piani di
mobilità. <o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">A fronte di cio’, a cosa serve <b>un piccolo parcheggio che
devasterà l’area per molti anni senza apportare alcun beneficio</b>? <o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">O forse l’obiettivo è quello di realizzare un parcheggio per
duecento privilegiati?<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Stesso discorso vale per l’assurdo <b>parcheggio di Piazza
degli Artisti/De Bustis/via Tino da Camaino</b>, soluzione partorita da menti che
non conoscono il territorio e, tenuto conto della pertinenzialità ampliata a 2
KM rispetto alle indicazioni della Tognoli (sic!), fanno pensare di mirare solo
a fini speculativi (come più volte evidenziato anche dalle associazioni e
cittadini riuniti nella rete NO BOX che da anni stanno manifestando contro
questo assurdo progetto)</p><p class="MsoNormal"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">In questo quadro Le, Vi chiediamo di non rischiare di essere
ricordati in futuro, come avvenuto per i consiglieri del periodo laurino, come
complici di questo <b>nuovo inutile sacco della città</b> e piuttosto di essere
ricordati come difensori dei diritti della natura e del buon senso.</p><p class="MsoNormal"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Le chiediamo di
sospendere immediatamente la delibera e di attivare <b>un serio tavolo sulla
mobilità cittadina</b> a cui tutte le associazioni e movimenti in calce danno da
subito la loro disponibilità a un confronto e contributo fattivo sulle
soluzioni per vivere tutti in una città più bella, gentile, sostenibili e,
quindi, vivibile.</p><p class="MsoNormal">Napoli, 7 maggio 2023<o:p></o:p></p><p class="MsoNormal"><o:p> </o:p></p><p class="MsoNormal"><span style="color: #073763;">Gr.R.E.E.N. (Gruppo Ecologista Europa Napoli)<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal"><span style="color: #073763;">Gea Ets-Aps<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal"><span style="color: #073763;">Comitato Gazebo verde <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal"><span style="color: #073763;">Comitato Civico Vomero <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal"><span style="color: #073763;">Acssa<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal"><span style="color: #073763;">Gente Green Aps<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal"><span style="color: #073763;">Movimento Rosso Ambientalista <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal"><span style="color: #073763;">Progetto Napoli<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal"><span style="color: #073763;">Fides<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal"><span style="color: #073763;">Comitato Salviamo la Villa comunale <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal"><span style="color: #073763;">La Mela Insana<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal"><span style="color: #073763;">Animal Day<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal"><span style="color: #073763;">RETE NO BOX ((Associazione
De Bustis, Associazione Marco Mascagna, Associazione Napoli libera,
Associazione Parco Viviani, Comitato San Martino, Comitato residenti, Comitato
Via Ruoppolo, FIAB CicloverdiNapoli, Legambiente Napoli Centro Antico,
Legambiente Parco Letterario Vesuvio APS, VAS Verdi ambiente e società Napoli, WWF Napoli).<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</p><p class="MsoNormal"><span style="color: #073763;">Aige Ass.</span><o:p></o:p></p><p class="MsoNormal"><o:p></o:p></p>Sergio Frattinihttp://www.blogger.com/profile/17730140748495828576noreply@blogger.com