Nel pomeriggio di giovedi 16 maggio sono state consegnate ufficialmente al Consiglio Regionale della Campania le 13mila firme a sostegno della proposta di legge urbanistica regionale di iniziativa popolare della rete “Rigenera”, di cui si è parlato ampiamente su queste pagine. La consegna è avvenuta alla presenza di una nutrita delegazione di attivisti della Rete, che hanno lavorato intensamente in questi mesi in moltissime città della Campania per raggiungere l’obiettivo delle 10mila firme, che è stato largamente superato.
Come è noto, la proposta di legge, che è stata redatta da
esperti di alto profilo in materia urbanistica ma si basa anche sulla
partecipazione popolare ai processi decisionali, punta sulla lotta al cambiamento
climatico, sul blocco del dissennato consumo di suolo (che ne amplifica gli
effetti devastanti), sulla riconversione ecologica dell’agricoltura e su decisi
investimenti nelle energie rinnovabili.
La proposta ha visto l’adesione anche di numerosi Consigli
comunali e dovrà passare all’esame del Consiglio regionale entro i prossimi 90
giorni.
La visione di prospettiva, che vuole creare uno sviluppo
sano senza distruggere le risorse naturali e paesaggistiche, non ha messo
insieme partiti politici ma tanti pezzi di società civile, associazioni
ambientaliste grandi e piccole, sindacati, esponenti del mondo universitario, piccole
imprese e reti civiche. Infine, last but
non least, la passione civile che ha dato vita a questo movimento è agli
antipodi della visione autocratica del potere rappresentata dall’attuale
governo della Regione, che di fatto nega qualsiasi possibilità di confronto con
la società civile, approvando in pochi minuti e senza discussione una legge
che, per molti aspetti, potrebbe creare danni irreversibili a medio e lungo
termine, accentuando la cementificazione e la devastazione ambientale di una
regione come la Campania, già tanto martoriata dalla speculazione, dalla
ingordigia e dal malaffare.
Sergio Frattini