28.2.24

I cancelli alla Galleria Umberto: una sconfitta per la città

La decisione di installare i cancelli alla Galleria Umberto è un passo indietro per la città. Piuttosto che affrontare le radici dei problemi di sicurezza e gestione, le autorità hanno optato per una soluzione semplicistica che penalizza l'immagine della città e offende la bellezza e la funzione che il Monumento rappresenta.

Chiudere i cancelli non risolve i problemi di illegalità e comportamenti indesiderati, ma forse li sposta altrove. È una mera illusione di sicurezza che non affronta le cause profonde del disagio sociale che affligge la città.

Anche la Villa Comunale sembrava che senza i cancelli non si potesse tutelare. L'abbandono invece è stato progressivo nonostante i cancelli.

Invece di isolare e dividere, le istituzioni dovrebbero concentrarsi su soluzioni inclusive che coinvolgano la comunità locale, promuovendo un senso di appartenenza e responsabilità condivisa. Chiudere i cancelli è un segnale di mancanza di fiducia nella capacità di una parte della città di affrontare le sfide sociali in modo costruttivo e partecipativo.

La Galleria Umberto dovrebbe essere un centro di vita e cultura diurna e notturna che riflette la diversità e l'inclusione della nostra città. Chiudere i cancelli va contro questo principio fondamentale, trasformando un simbolo di aggregazione in un simbolo di divieto.

Bisognerebbe tornare al tavolo delle discussioni e lavorare insieme alla comunità per sviluppare soluzioni efficaci e sostenibili che affrontino veramente i problemi alla radice. Solo così la Galleria Umberto potrà tornare a essere un luogo di incontro e prosperità per tutti i cittadini.

I cancelli alla Galleria saranno il simbolo del fallimento di chi doveva garantirle la sicurezza e il decoro.


Carmine Maturo


9.2.24

Associazioni di categoria, ambientalisti e sindacati: insieme per una nuova legge di governo del territorio in Campania

Oggi presso il dipartimento di Architettura si è tenuta una grande giornata di confronto democratico, di idee e di partecipazione tra le associazioni ambientaliste e di tutela del paesaggio, organizzazioni sociali e sindacali autoconvocatesi, ancora una volta, in opposizione al DDL di modifica della legge 16/04. L’intento, scaturito dall’incontro, è stato quello di lavorare insieme per elaborare una nuova e moderna legge di governo del territorio in Campania.

La proposta, articolata collettivamente nell’corso dell’intera giornata, per una nuova e moderna legge, grazie alla convinta adesione dei livelli nazionali, è così divenuta di interesse nazionale. La loro presenza, infatti, ha consentito di inquadrare la problematica campana nel più generale scenario nazionale e comunitario, sottolineando l’enorme distanza tra i contenuti e i reali obiettivi del DDL e le urgenze costituite dai repentini cambiamenti climatici e dalle tante opportunità offerte dalla visione strategica del green deal e della transizione ecologica.

Si è così raggiunta tra associazioni ambientaliste, di categoria, sindacali e sociali, una condivisione di opinioni ed una convergenza di obiettivi nell’unanime volontà di proseguire i lavori nell’elaborazione della legge da parte di soggetti promotori e di quelli che man mano, anche oggi, hanno aderito.

A conclusione della giornata democratica di confronto e di partecipazione è stato istituito un Tavolo di lavoro che avrà come obiettivo la scrittura di una nuova e moderna legge di governo del territorio per una rigenerazione urbana e territoriale, adeguata ai temi posti dai cambiamenti climatici e alle tante urgenti e improrogabili esigenze ecologiche, ambientali e socio-economiche della Campania.

La nuova legge, che dovrà fondarsi sulla partecipazione collettiva, si proporrà tra l’altro di:

  •           non confliggere con le norme costituzionali inerenti alla tutela del paesaggio e della biodiversità;
  •      azzerare concretamente e in tempi ravvicinati il consumo di suolo, salvaguardando il territorio naturale e coltivato, anche all’interno dei perimetri urbani e delle aree intercluse che contengono ancora suolo vivo;
  •       integrare la pianificazione territoriale con quella paesaggistica;
  •           procedere ad una riorganizzazione politico-amministrativa dell’armatura urbana regionale;
  •      garantire il risanamento dell’ambiente, nonché il ripristino degli ecosistemi naturali, terrestri e marini, in particolar modo di tutti gli interventi in aree SIN e SIR (Siti di Interesse Nazionale e Regionale);
  •       salvaguardare i centri storici, favorendo il recupero del patrimonio culturale in essi racchiuso
  •     affrontare e contrastare normativamente i fenomeni di gentrificazione e di espulsione degli abitanti, degli studenti, degli artigiani e del commercio storico dalle aree centrali, indotta da processi speculativi basati sull’incremento della rendita immobiliare;
  •        promuovere una rigenerazione urbana, territoriale e ambientale che non si limiti ad aspetti edilizi, ma che dia soprattutto risposte ai bisogni sociali, culturali ed economici delle comunità insediate, garantendo nel contempo nuova occupazione stabile, di qualità e sicura, soprattutto alle fasce giovanili.

Il Tavolo di lavoro istituito oggi, con questa straordinaria partecipazione, forse mai registrata prima in Campania, sarà un Tavolo permanente. Oltre alle nuove adesioni, acquisite durante la giornata, resterà aperto al contributo di cittadini, associazioni, rappresentanze di categorie ed istituzioni, che saranno concretamente interessate al benessere sociale dei cittadini, delle città e del territorio della Campania.

Primo appuntamento del Tavolo di lavoro sarà una prossima autoconvocazione presso la sede del Consiglio Regionale a cui, come per la giornata di oggi, saranno invitate tutte le rappresentanze istituzionali deputate all’approvazione della legge.

ADA Donne Architetto – A.N.F.S.U. (Associazione nazionale di filosofia e scienze umane) - A.N.T.A.R.E.S. - AIR, Architetti in Rete - ARCI Campania – Associazione Amici di Ideacittà - Ass. Marco Mascagna – Associazione Percorsi Napoletani - CGIL Campania - Casartigiani Campania - CIA Campania - Confartigianato - CNA Costruzioni Campania - FIAB - Fillea CGIL Campania - FLAI CGIL Campania - Gente GREEN - Gentle Green Events - Italia Nostra - Legambiente - MaiPiùAmianto - Nu.Ri.Ge. Nuove Ri-Generazioni – RETE Set - Rete Sociale No Box - Rigenera Campania - SPI CGIL Campania - UDU - VAS -WWF Italia.

6.2.24

COMUNICATO STAMPA - Giornata di mobilitazione 08/02/2024

Il giorno 8 febbraio 2024, presso la sede del DIARC, via Forno vecchio, 4 , si terrà una

GIORNATA DI MOBILITAZIONE

Una Conferenza Stampa e un Tavolo di lavoro per chiedere alla Giunta Regionale una nuova e moderna legge di Governo del Territorio.
 
Ancora una volta l’associazionismo ambientalista e di tutela del paesaggio e organizzazioni sociali, sindacali operanti sul territorio si apriranno al confronto con le istituzioni, gli stakeholder, i cittadini e i media per l’istituzione di un Tavolo di Lavoro per l’elaborazione di una nuova e moderna Legge Urbanistica che integri la pianificazione territoriale con quella paesaggistica ed esalti il ruolo strategico della pianificazione e dei processi partecipativi, nell’ottica della Transizione Ecologica.
Questa giornata di mobilitazione vedrà la partecipazione dei vertici delle associazioni di carattere nazionale per testimoniare il loro supporto alle rappresentanze regionali e locali e al variegato mondo associativo che dall’estate scorsa si è mobilitato contro il Disegno di legge: "Modifiche alla L.R. Campania n. 16/2004, recante Norme sul Governo del Territorio".
 
Antefatto:
Il 23 novembre 2023, associazioni ambientaliste, sindacali e sociali furono promotrici di un  Sit-In di protesta presso il Consiglio Regionale del Centro Direzionale.  Nonostante le proibitive condizioni del tempo date da un fortissimo vento, fecero sventolare le bandiere della protesta contro il provvedimento di modifica della Legge Regionale di Governo del territorio n.16 del 2004.
Fu una giornata di manifestazione democratica per esplicitare meglio i motivi del forte dissenso al DdL approvato in Giunta Regionale nel giugno scorso e in procinto di essere discusso nell’aula consiliare.
Una delegazione delle associazioni, fu infine  ricevuta da alcuni consiglieri regionali, nonché dal presidente della IV^ Commissione Consiliare, on. Luca Cascone, che in conclusione dell’incontro, assicurò che alla conclusione dei lavori della Commissione da lui presieduta, avrebbe convocato confronto preventivo sul maxi emendamento licenziato e che nel contempo si sarebbe fatto portavoce nei confronti dell’Assessore all’Urbanistica Bruno Discepolo, affinché, anche in fase di discussione del Regolamento di attuazione, le stesse associazioni fossero coinvolte in un percorso di confronto e condivisione dello stesso.
I due provvedimenti, assicurò Cascone, legge di modifica e regolamento di attuazione, come richiesto dalle Associazioni, avrebbero proceduto di pari passo, anche in considerazione del fatto che la legge di modifica della L.R. 16/2004 sarebbe priva di efficacia senza il regolamento di attuazione approvato.
Son passati ormai più di due mesi ma non ci è stato ancora trasmesso ufficialmente il testo del maxi-emendamento annunciato, nè abbiamo notizia dell’Istituzione del Tavolo di confronto sulla Legge, nè tanto meno quello sul Regolamento.
Anzi.
Voci insistenti circolano in merito alla volontà del Presidente della IV Commissione di inviare il testo col maxi-emendamento annunciato, e ancora misterioso, senza istituire quel momento di dialogo e di confronto annunciato il 23 novembre e senza il testo del regolamento d’attuazione preannunciato.
 
Per questa ragione le sottoscritte Associazioni e Organizzazioni, preoccupate del tempo che scorre, hanno deciso di riprendere la contestazione indicendo una
GIORNATA DI MOBILITAZIONE CONTRO L’ATTUALE DISEGNO DI LEGGE DI MODIFICA DELLA L.16/84, per il giorno GIOVEDI 8 FEBBRAIO 2024 presso la sede del DIARC, via Forno vecchio 4.
Si sono progressivamente aggiunte alla protesta molte altre sigle di Associazioni e Organizzazioni ambientaliste, sindacali e adesso del mondo dell’agricoltura, CHE SONO STATE INVITATE A INTERVENIRE.

ADA Donne Architetto
A.N.T.A.R.E.S.
AIR, Architetti in Rete
ARCI Campania
Ass. Marco Mascagna
CGIL Campania
CNA Costruzioni Campania
Casartigiani Campania
Confagricoltura
FIAB
Fillea CGIL Campania
FLAI CGIL Campania
Gente GREEN
Gente Green Events
Italia Nostra
Legambiente
MaiPiùAmianto
Nu.Ri.Ge. Nuove Rigenerazioni
Rete Sociale No Box
Rigenera Campania
SPI CGIL Campania
UDU
VAS
WWF Italia ETS

2.2.24

"COME LA LUCE DELL'ALBA" di Pio Russo Krauss: un racconto sincero sulla necessità di difendere la Bellezza del nostro territorio e dare respiro all’Amore sincero per l'altro.


In “Come  la luce dell’Alba” il tratto autobiografico e la finzione del romanzo si presentano in un interessantissima miscela. La storia, ambientata esattamente 50 anni fa, parla con forza al nostro tempo anche  se il contesto locale e nazionale descritto con precisione ci riporta a quegli anni come un esperienza profondamente immersiva. Il romanzo avvincente con una densa struttura  che incuriosisce ed emoziona fino alle ultime pagine grazie anche ad un parterre di personaggi per niente banali  risulta al contempo quasi un compendio, applicato al nostro territorio, dei contenuti dell’enciclica “ Laudato Si” di Papa Francesco. L’autore non a caso è da sempre impegnato in ambito sociale ambientalista ed ecclesiale ed ovviamente affida molto della sua esperienza di vita a diversi personaggi immaginari  e non solo al protagonista.

In una Chiesa ancorata a vecchie logiche di potere a braccetto con la DC, nei mesi del  referendum per il divorzio, durante la crisi petrolifera e la caduta di Franco in Spagna quasi per inerzia, siamo a cavallo tra ’73 e ’74, Sergio, un giovane prete agostiniano colto e coraggioso, compie una piccola rivoluzione collettiva ed infine profondamente  personale in una sconosciuta periferia di Napoli occidentale. La storia infatti è ambientata nel quartiere di Pianura che in quegli anni, ma per certi versi ancora adesso, si caratterizza per la ruralità. 

I mostri da combattere fin da subito sono tanti, una Camorra a braccetto con una pessima borghesia e tollerata nei fatti anche dai governanti della città, pronta a sventrare  per sempre quel territorio scacciando i suoi indifesi ospiti contadini, il vero presidio della bellezza di quel territorio oltre ad una piccola comunità ancora più debole; un tema nel tema sulle tolleranze e la conoscenza ed il rispetto dell’altro. Si aggiungono, seguendo la narrazione, il tema dell’ignavia che a volte si sviluppa in buona fede ma può creare danni irreparabili, quello del dogma della Chiesa che non aiuta l’applicazione della vera parola del Cristo oltre ad  un tema scabroso trattato con molta sensibilità e saggezza dall’autore.

Sullo sfondo della vicenda che si dipana in pochi mesi  sentiamo sempre il respiro della natura e le sue stagioni ancora ben definite in quei tempi con un autunno avvolgente, un inverno cupissimo e piovoso ed una primavera che stenta ad arrivare ma che esploderà con tutto il suo Amore nel finale.

L’effetto devastante alla base del racconto, personalmente l’ho potuto osservare direttamente sul luogo nell’immediato post-terremoto. In quella fase l’argine sul dilagare della speculazione edilizia che i protagonisti della storia difendevano insieme a WWF e Italia Nostra con un Antonio Iannello, unico omaggiato con una sua presenza reale oltre al Sindaco dell’epoca, ed una Coldiretti ed il Partito Comunista soggetti che risultavano  ancora un riferimento utile, si ruppe quasi definitivamente.

Oggi non è tutto perduto a ben vedere qualche brano di quella ruralità di qualità resiste ancora e va fortemente tutelato. Il romanzo di Pio fa venire voglia di combattere con saggezza ancora. E’ forte L’impatto alla lettura per chi di noi si è mosso  per la tutela del nostro territorio ma  sono sicuro che per i temi trattati e l’ottima scrittura appassionerà quasi tutti i lettori.

Pio Russo Krauss, medico educatore in ambito sanitario ed ambientale con un forte impegno in ambito sociale ed ecclesiale, é stato presidente del Centro Culturale Giovanile, militante di associazioni ambientali e e pacifiste. E' attualmente il Presidente dell’Associazione "Marco Mascagna".

Il libro è edito da La Valle del Tempo, Napoli. 

Guido Liotti