Il Lungomare di Napoli è un tesoro collettivo. Non è solo una delle vedute costiere più celebri al mondo: è un luogo dell’anima, uno spazio pubblico che unisce bellezza, storia, architettura e respiro. E oggi, questo patrimonio è a rischio.
Nei giorni scorsi si è diffusa la notizia di un possibile progetto per la realizzazione di nuovi approdi nautici nei tratti più iconici del Lungomare: Rotonda Diaz e via Nazario Sauro. Due luoghi simbolici, frequentati da migliaia di cittadini e turisti, che potrebbero essere trasformati in aree di attracco per imbarcazioni private. Un intervento che metterebbe in discussione l’equilibrio paesaggistico, l’accessibilità e la fruibilità pubblica di uno dei panorami più amati di Napoli.
Per questo nasce una petizione cittadina, promossa da attivisti, ecologisti, professionisti e semplici cittadini, per chiedere alla Soprintendenza e al Ministero della Cultura di bloccare sul nascere qualsiasi autorizzazione che metta a rischio il Lungomare.
Cosa chiediamo?
La tutela paesaggistica del Lungomare, come previsto dall’art. 136 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, che protegge i belvedere accessibili al pubblico da interventi invasivi.
Una valutazione d’impatto ambientale e culturale per qualsiasi proposta di modifica strutturale della costa.
La trasparenza nelle decisioni e il coinvolgimento della cittadinanza nei processi di trasformazione urbana.
La priorità alla salvaguardia dei beni comuni rispetto agli interessi commerciali o privati.
Perché firmare?
Perché il Lungomare è uno degli ultimi spazi liberi e gratuiti dove Napoli si racconta con sincerità.
Perché nessun progetto può giustificare la perdita della sua identità visiva e simbolica.
Perché dobbiamo smettere di svendere la nostra bellezza per qualche metro di pontile.
Chi ha già firmato
Tra i firmatari troviamo storici attivisti ambientali e cittadini attivi come Carmine Maturo, Angela Ansalone, Enzo Russo, Nino Daniele, Ornella Capezzuto, Franco di Mauro, Francesco Escalona, Sergio Frattini, Ermete Ferraro, Paola Silvi, Guido Liotti e tanti altri.
Come puoi aiutare?
Firma la petizione online: https://www.change.org/p/appello-contro-i-nuovi-approdi-di-barche-sul-lungomare-di-napoli
Condividila con amici, colleghi e familiari.
Non restiamo a guardare.
Il Lungomare di Napoli non è in vendita. È un bene comune, un’eredità culturale e paesaggistica che appartiene a tutti noi. Difenderlo è un gesto d’amore per la città, per la sua memoria, e per il futuro delle prossime generazioni.
Firma la petizione. Salva il Lungomare. Fai la tua parte.
Carmine Maturo