16.12.20

Green Italia: La pista ciclabile Vesuviana non deve essere una scusa per smantellare la rete ferroviaria, vitale per il Porto di Torre Annunziata e per il trasporto pubblico locale

di Carmine Maturo - coportavoce Nazionale di Green Italia

La realizzazione di una pista ciclabile non puo’ essere la foglia di fico per smantellare il trasporto ferroviario.

L’area metropolitana di Napoli è tra quelle storicamente più infrastrutturata dal punto di vista ferroviario ma ciò non significa che questo automaticamente risponda adeguatamente alle esigenze di mobilità dei cittadini.
Oggi, infatti, l’inadeguatezza dei servizi offerti dagli Enti Gestori comporta un progressivo allontanamento dei cittadini. In questo quadro la soluzione non è quella di ridurre il trasporto su ferro ma di migliorarlo fornendo servizi adeguati, soprattutto per le caratteristiche ecocostenibili del sistema ferroviario e di quello tramviario, poco inquinante.

In parallelo l’incremento della mobilità ciclistica è un obiettivo primario per offrire ai cittadini valide soluzioni di trasporto, soprattutto nel raggio degli spostamenti entro 6 km, rappresentando la bici la migliore soluzione in termini economici e di sostenibilità ambientale.

Una visione strategica di pianificazione dei trasporti, quindi, dovrebbe ipotizzare soluzioni integrate che ottimizzino il trasporto ferroviario e tramviario con la previsione di una vasta rete ciclabile in ambito urbano e di adduzione alle stazioni ferroviarie per favorire l’intermodalità tra i due sistemi.

In questi anni la Regione Campania non si è distinta per portare avanti ragionamenti di mobilità sostenibile in linea con questi principi, non dotandosi, unica Regione in Italia, dell’obbligatorio Piano Regionale della Mobilità Ciclistica.

Ma, al di fuori di qualsiasi strumento di pianificazione e, anzi, in contrasto con il Piano Strategico della Città Metropolitana di Napoli e il Piano del Parco Nazionale del Vesuvio, ha deciso di “smantellare” la linea ferroviaria Torre Annunziata – Cancello per realizzare una pista ciclabile per 9 milioni di euro su pochi km, con costi medi superiori di dieci volte quelli ordinari per costruire normalmente una pista ciclabili ma  “utili e necessari” per smantellare il tratto ferroviario.

In tal modo si marginalizza il porto di Torre Annunziata rispetto a quelli di Salerno e di Napoli, privandolo di collegamenti ferroviari diretti con gli interporti di Nola e Marcianise.

Inoltre la distruzione del tracciato ferroviario priva i comuni dell’area vesuviana di utilizzare un potenziale sistema misto ferrotramviario a servizio di un agglomerato ci circa 200.000 abitanti.

In questo quadro Green Italia Campania chiede con forza al Presidente De Luca di tornare sui suoi passi con una scelta antistorica e di rivedere il progetto prevedendo il funzionamento della ferrovia e la realizzazione di un asse ciclabile parallelo.