4.1.21

La protervia e la fragilità’ - La vicenda del Vigliacco pestaggio di un rider a Napoli.

Carmine Maturo - Enzo Russo



Nella vicenda del vigliacco pestaggio di un rider da parte di delinquenti, la violenza delle immagini ci catapulta “fisicamente” nella dura realtà che quotidianamente tanti lavoratori devono affrontare per guadagnare un tozzo di pane.

La protervia dei sei vigliacchi - assolutamente non motivabile da ragioni di disagio sociale, giovanile etc. - e la fragilità del lavoratore impongono riflessioni sulle nostre città, sulla desertificazione dovuta alla pandemia, sul degrado urbano e sulle insufficienti condizioni di sicurezza e di precarietà che caratterizzano il lavoro dei riders e in generale della qualità della vita urbana. Se ci si sofferma infatti sulla vicenda, appare evidente che, se il fatto non fosse stato ripreso da un coraggioso cittadino determinando la successiva solidarietà dei napoletani (12.000,00 euro raccolti in poche ore per ricomprare lo scooter), la vittima, oltre ai danni fisici e morali, sarebbe stato privato del suo unico mezzo di sussistenza che, in questo periodo, gli consente di “compensare” la perdita del lavoro di macellaio. In questo quadro, occorre fare una riflessione su come, attraverso la rigenerazione e la manutenzione urbana, si possa uscire dal degrado delle città, subdolo complice della microcriminalità.
In una società civile che ha il dovere di fornire a tutti garanzie per svolgere le proprie attività, anche quelle precarie o poco remunerative, con un minimo di tutela, sarebbe opportuno individuare un Fondo nazionale di garanzia sociale con forme compensative di carattere economico e assicurativo che consentano ai riders di svolgere la propria attività con maggiore serenità