E’ di poche ore fa la notizia che gli agronomi del Comune hanno segnalato come abbattibili i lecci anzianissimi che caratterizzano l'emiciclo centrale del Parco Mascagna solo mediante un analisi visiva di massima. Tutto questo nonostante i dubbi espressi anche da consiglieri comunali di maggioranza oltre che alla quasi totalità delle associazioni ecologiste.
Questo ennesimo
atto ci riporta alla ragione del perché gli ambientalisti non plaudono alle
modalità adottate riguardo ai progetti sul verde presentati in pompa magna la
settimana scorsa dal Comune di Napoli
In questa occasione,
Sindaco, Assessore del ramo e tecnici di riferimento, oltre ad alcuni consulenti,
hanno parlato degli interventi relativi in particolare a due importanti parchi
urbani, la Villa Comunale e il Virgiliano
con il Viale Virgilio, finanziati con
fondi della Città Metropolitana e PNRR, ed accennato ai prossimi interventi su una
serie di parchi di scala di quartiere, compreso il Parco Mascagna, già purtroppo
in fieri con quelle modalità constatate.
Tutte queste
realtà saranno oggetto di approfondimenti dettagliati in articoli a seguire.
Fa da
contraltare all’entusiasmo dell’Amministrazione Comunale la perplessità degli
ambientalisti in merito alle procedure utilizzate per la riqualificazione, in
particolare di due luoghi così emblematici e particolarmente
significativi per la loro valenza storica, artistico e paesaggistica.
I progetti
dei due grandi parchi e quelli minori sono invece stati maturati e condivisi
unicamente all’interno degli uffici dell’Amministrazione Comunale e con
un’interlocuzione con altri Enti pubblici sovraordinati solo in sede di conferenza dei
servizi.
Dalle
comunicazioni date solo ora in conferenza stampa si evince che l’integrazione
dei fondi PNRR nel caso dei due grandi Parchi citati sono convogliate solo
sulla costruzione di opere infrastrutturali viarie. Si disattende lo spirito
dell’impiego dei fondi del PNRR che hanno promosso i progetti di forestazione
urbana. Le aspettative sono state deluse per lo scarso peso dato al
potenziamento della componente vegetazionale che viene mortificata dalle opere
infrastrutturali di pavimentazione (addirittura per il Virgiliano nel caso del secondo lotto nemmeno
drenante) di arredo, di recinzione ecc. molto spesso procedendo anche
all’abbattimento di alberi senza che possano essere sostituiti da nuovi di pari
dimensioni (grandi trapianti).
In
particolare, per il caso del Virgiliano si evidenzia un totale contrasto con l’approccio utilizzato
per il primo lotto da finanziamento di Città Metropolitana, ancora in una breve
fase di approvazione, che resta l’unica progettazione davvero coerente con i
principi di pianificazione resiliente e rispettosi delle componenti naturali
con recupero di biodiversità, principi che
invece dovrebbero caratterizzare come dicevamo in pieno un corretto utilizzo
dei fondi del PNNR.
Per la
scarsa volontà dimostrata purtroppo dall’Amministrazione di aprire a veri
processi partecipativi che consentono un ascolto attivo e un confronto sulle
scelte strategiche da intraprendere, il tema della “resilienza” che nella
strategia del Green Deal sottesa al PNRR ha la stessa dignità della
“ripresa” non esercita il suo ruolo di stimolo per un nuovo modello di sviluppo
che esalti il ruolo strategico del verde e oggi. In particolare, ci riferiamo
alla nostra reiterata richiesta di costituzione di una Consulta del Verde, spazio
di confronto fondamentale anche per poter supportare l'Amministrazione stessa su
scelte che non possono essere determinate esclusivamente dalla Soprintendenza. Una
Consulta in grado anche di proporre il controllo
e l’applicazione di soluzioni ambientali in linea con i principi DSHN (che non
arrechino nessun danno all’ambiente), del Green New Deal e con i Criteri
Ambientali Minimi (CAM), obbligatori per legge ed a maggior ragione per
l’utilizzo dei fondi del PNRR.
In tal modo
si potrà aiutare l’Amministrazione
Comunale a rispondere meglio alle sfide degli effetti dei cambiamenti climatici.
Questo va
garantito non solo agendo su specifiche aree verdi, ma inquadrandolo in una
compiuta pianificazione delle infrastrutture verdi che manca per la nostra Città
e per effetto positivo per l’intera area Metropolitana, pensiamo ad esempio ai parchi
regionali che attraversano la Città.
Occorre garantire
la connessione di tutte le aree verdi, pubbliche e private, con la rete
ecologica, favorendo la salvaguardia delle biodiversità, il contrasto
all’inquinamento atmosferico, alle isole di calore e alle bombe d’acqua, senza
tralasciare di esaltare le valenze estetiche e sociali del verde per la qualità
della vita e la salute dei cittadini e dell’ambiente.
Un'interlocuzione costante oggi ancor più
necessaria, alla luce della prossima variante al Piano Regolatore, che deve
necessariamente integrarsi con il Piano del Verde.
Per
completezza riportiamo un breve specchietto tratto da fonti del Comune riguardo
ai costi e tempistiche degli interventi di riqualificazione citati.
Riqualificazione
Villa Comunale
I LOTTO:
1.985.115,10 € finanziato con risorse economiche rese disponibili dal Piano
Strategico della Città Metropolitana di Napoli. Durata lavori: 10 mesi.
II LOTTO:
2.000.000,00 € finanziato con risorse economiche rese disponibili dal Piano
Sostegni al PNRR Grandi Città. Durata lavori: 14 mesi.
Parco Virgiliano e Viale Virgilio
I LOTTO: 1.700.000,00
€ finanziato con risorse economiche rese disponibili dal Piano Strategico della
Città Metropolitana di Napoli. Durata lavori: 12 mesi
II° LOTTO:
2.000.000,00 € finanziato con risorse economiche rese disponibili dal Piano
Sostegni al PNRR Grandi Città. Durata lavori: 12 mesi.
Gli altri
parchi oggetto di riqualificazione oltre i due comunali più citati
nell’articolo
1) Parco Mascagna: 450 mila euro (lavori
iniziati il 21/11/2023)
2) Parco Scampia: 1 milione di euro
3) Parco Gaetano Errico: 500mila euro
4) Parco San Gennaro: 600mila euro
5) Parco De Filippo: 500mila euro
6) Parco del Poggio: 700mila euro
(L’articolo trae spunto da riflessioni condivise con alcune associazioni che hanno da tempo costituito gli Stati Generali del Verde: Fiab NapoliCicloverdi - Legambiente Iride - Legambiente Parco Letterario Vesuvio - WWFNapoli - Gente Green Aps)
Guido Liotti