19.1.24

Il verde resta ancora una "chimera" a Napoli: scongiuriamo il modello di riqualificazione del Parco Mascagna

E’ di poche ore fa la notizia che gli agronomi del Comune hanno segnalato come abbattibili i lecci anzianissimi che caratterizzano l'emiciclo centrale del Parco Mascagna solo mediante un analisi visiva di massima. Tutto questo nonostante i dubbi espressi anche da consiglieri comunali di maggioranza oltre che alla quasi totalità delle associazioni ecologiste.

Questo ennesimo atto ci riporta alla ragione del perché gli ambientalisti non plaudono alle modalità  adottate riguardo ai progetti sul verde presentati in pompa magna la settimana scorsa  dal Comune di Napoli

In questa occasione, Sindaco, Assessore del ramo e tecnici di riferimento, oltre ad alcuni consulenti, hanno parlato degli interventi relativi in particolare a due importanti parchi urbani, la Villa Comunale e il  Virgiliano con il Viale Virgilio,  finanziati con fondi della Città Metropolitana e PNRR, ed accennato ai prossimi interventi su una serie di parchi di scala di quartiere, compreso il Parco Mascagna, già purtroppo in fieri con quelle modalità constatate.

Tutte queste realtà saranno oggetto di approfondimenti dettagliati in articoli a seguire.  

Fa da contraltare all’entusiasmo dell’Amministrazione Comunale la perplessità degli ambientalisti in merito alle procedure utilizzate per la riqualificazione, in particolare di  due  luoghi così emblematici e particolarmente significativi per la loro valenza storica, artistico e paesaggistica.

Sono passati quasi tre anni dalle prime progettazioni dei due parchi comunali, durante i quali sarebbe stato possibile avviare un processo partecipato con i cittadini e con le associazioni per un confronto sulle scelte di materiali, sulle destinazioni d’uso, sulle essenze arboree ed arbustive. Soprattutto sarebbe stato importante confrontarsi sul ruolo a loro attribuito ed al fatto che oggi versano in uno stato di degrado e hanno perso moltissima massa vegetazionale, per orientare la loro riqualificazione alla luce delle emergenze connesse ai cambiamenti climatici. 

I progetti dei due grandi parchi e quelli minori sono invece stati maturati e condivisi unicamente all’interno degli uffici dell’Amministrazione Comunale e con un’interlocuzione con altri Enti pubblici sovraordinati solo in sede di conferenza dei servizi.

Dalle comunicazioni date solo ora in conferenza stampa si evince che l’integrazione dei fondi PNRR nel caso dei due grandi Parchi citati sono convogliate solo sulla costruzione di opere infrastrutturali viarie. Si disattende lo spirito dell’impiego dei fondi del PNRR che hanno promosso i progetti di forestazione urbana. Le aspettative sono state deluse per lo scarso peso dato al potenziamento della componente vegetazionale che viene mortificata dalle opere infrastrutturali di pavimentazione (addirittura per il Virgiliano nel caso del secondo lotto nemmeno drenante) di arredo, di recinzione ecc. molto spesso procedendo anche all’abbattimento di alberi senza che possano essere sostituiti da nuovi di pari dimensioni (grandi trapianti).

In particolare, per il caso del Virgiliano si evidenzia  un totale contrasto con l’approccio utilizzato per il primo lotto da finanziamento di Città Metropolitana, ancora in una breve fase di approvazione, che resta l’unica progettazione davvero coerente con i principi di pianificazione resiliente e rispettosi delle componenti naturali con recupero di biodiversità, principi  che invece dovrebbero caratterizzare come dicevamo in pieno un corretto utilizzo dei fondi del PNNR.

Per la scarsa volontà dimostrata purtroppo dall’Amministrazione di aprire a veri processi partecipativi che consentono un ascolto attivo e un confronto sulle scelte strategiche da intraprendere, il tema della “resilienza” che nella strategia del Green Deal sottesa al PNRR ha la stessa dignità della “ripresa” non esercita il suo ruolo di stimolo per un nuovo modello di sviluppo che esalti il ruolo strategico del verde e oggi. In particolare, ci riferiamo alla nostra reiterata richiesta di costituzione di una Consulta del Verde, spazio di confronto fondamentale anche per poter supportare l'Amministrazione stessa su scelte che non possono essere determinate esclusivamente dalla Soprintendenza. Una Consulta in grado anche di proporre il controllo e l’applicazione di soluzioni ambientali in linea con i principi DSHN (che non arrechino nessun danno all’ambiente), del Green New Deal e con i Criteri Ambientali Minimi (CAM), obbligatori per legge ed a maggior ragione per l’utilizzo dei fondi del PNRR.

In tal modo si  potrà aiutare l’Amministrazione Comunale a rispondere meglio alle sfide degli effetti dei cambiamenti climatici.

Questo va garantito non solo agendo su specifiche aree verdi, ma inquadrandolo in una compiuta pianificazione delle infrastrutture verdi che manca per la nostra Città e per effetto positivo per l’intera area Metropolitana, pensiamo ad esempio ai parchi regionali che attraversano la Città.

Occorre garantire la connessione di tutte le aree verdi, pubbliche e private, con la rete ecologica, favorendo la salvaguardia delle biodiversità, il contrasto all’inquinamento atmosferico, alle isole di calore e alle bombe d’acqua, senza tralasciare di esaltare le valenze estetiche e sociali del verde per la qualità della vita e la salute dei cittadini e dell’ambiente.

Un'interlocuzione costante oggi ancor più necessaria, alla luce della prossima variante al Piano Regolatore, che deve necessariamente integrarsi con il Piano del Verde.

Per completezza riportiamo un breve specchietto tratto da fonti del Comune riguardo ai costi e tempistiche degli interventi di riqualificazione citati.

Riqualificazione Villa Comunale

I LOTTO: 1.985.115,10 € finanziato con risorse economiche rese disponibili dal Piano Strategico della Città Metropolitana di Napoli. Durata lavori: 10 mesi.

II LOTTO: 2.000.000,00 € finanziato con risorse economiche rese disponibili dal Piano Sostegni al PNRR Grandi Città. Durata lavori: 14 mesi.

Parco Virgiliano e Viale Virgilio

I LOTTO: 1.700.000,00 € finanziato con risorse economiche rese disponibili dal Piano Strategico della Città Metropolitana di Napoli. Durata lavori: 12 mesi

II° LOTTO: 2.000.000,00 € finanziato con risorse economiche rese disponibili dal Piano Sostegni al PNRR Grandi Città. Durata lavori: 12 mesi.

Gli altri parchi oggetto di riqualificazione oltre i due comunali più citati nell’articolo

1)     Parco Mascagna: 450 mila euro (lavori iniziati il 21/11/2023)

2)      Parco Scampia: 1 milione di euro

3)      Parco Gaetano Errico: 500mila euro

4)      Parco San Gennaro: 600mila euro

5)      Parco De Filippo: 500mila euro

6)      Parco del Poggio: 700mila euro

(L’articolo trae spunto da riflessioni condivise con alcune associazioni che hanno da tempo costituito gli Stati Generali del Verde: Fiab NapoliCicloverdi - Legambiente Iride - Legambiente Parco Letterario Vesuvio - WWFNapoli - Gente Green Aps)

Guido Liotti