30.9.24

Napoli e il turismo: parliamone

Il turismo a Napoli ha sempre rappresentato una risorsa fondamentale per l'economia locale, ma, come spesso accade, il troppo può storpiare. L'afflusso massiccio di visitatori, infatti, ha portato a una crescita incontrollata della popolazione temporanea, mettendo a dura prova i servizi destinati ai residenti. La mobilità è diventata un problema sempre più serio, mentre la gestione dei rifiuti ha mostrato evidenti segni di cedimento molto piú di prima. Con l'aumento dei turisti, la qualità dei servizi per i napoletani è scesa, creando un ambiente di vita meno sostenibile in quanto il numero dei fruitori aumenta (residenti piú turisti) e i servizi giá insufficienti devono sopperire alle esigenze di una popolazione piú numerosa.

Un altro aspetto preoccupante è l'abbandono forzato del Centro Storico da parte dei residenti. Molti abitanti sono costretti a lasciare le loro case poiché i contratti di affitto non vengono rinnovati e le abitazioni si trasformano in B&B. Questo fenomeno ha innalzato i costi della vita, rendendolo inaccessibile economicamente per chi ha sempre vissuto lì.

L'overtourism non è un fenomeno che si è manifestato casualmente; è il risultato di una gestione insufficiente e di una mancanza di visione da parte dell'amministrazione comunale. È evidente che le politiche adottate non hanno saputo controllare questa ondata di visitatori, né hanno cercato di bilanciare le esigenze dei residenti con quelle del turismo, inoltre il concetto di sostenibilitá turistica non é nelle teste di funzionari, dirigenti e politici: ancora si esulta se il numero di turisti aumenta.

In questo contesto, la presenza dell'aeroporto di Capodichino diventa un ulteriore fattore di disagio. L'inquinamento acustico e atmosferico rappresenta una vera minaccia per la qualità della vita dei cittadini. La valorizzazione dell'aeroporto, sebbene possa apparire vantaggiosa per la cittá, è in realtà un affronto per chi vive sotto il suo sorvolo quotidiano. È necessario avviare un serio dibattito sulla delocalizzazione dell'aeroporto, come suggerito da De Lucia nel "vecchio" piano regolatore, per garantire un futuro più sostenibile per Napoli.

Infine, la nostra identità culturale è a rischio. Invece di puntare su una fruizione turistica esclusivamente folkloristica, è fondamentale valorizzare il paesaggio e i siti culturali, riservando priorità di accesso ai residenti. Solo così potremo preservare la bellezza di Napoli e garantire che le sue tradizioni e la sua cultura non svaniscano nel caos dell'overtourism.

Napoli ha bisogno di un equilibrio: il turismo deve essere un'opportunità, non una minaccia. È tempo di riflettere e agire per garantire un futuro sostenibile e vivibile per tutti.


Carmine Maturo