22.5.20

Cittadinanza e Costituzione dopo il Covid 19 Il mondo della scuola è in subbuglio.

Olimpia De Simone - docente
componente del direttivo di Green Italia Campania

Docenti e discenti, destinati tra giugno e luglio ad affrontarsi per gli esami di Stato - arcaicamente detti “di maturità”- rifiutano l’ipotesi di espletare quest’obbligo in presenza. Decine le petizioni partite per chiedere sicurezza e ieri, giovedì 21 maggio, gli studenti dell’ultimo anno non si sono presentati alle lezioni della didattica a distanza: hanno scioperato. Numerose le obiezioni presentate da tutti gli attori di questo esame, che non si sentono tutelati dalle scelte ancora informi dettate dal MIUR. Nell’incertezza in cui è sprofondata la nostra società in seguito alla pandemia di Covid-19, troppe categorie si sentono zittite ed emarginate. Tra queste un’intera generazione di adolescenti che, dopo due mesi e mezzo di segregazione, si affaccia al futuro con l’unica certezza che il contesto adulto in cui sta entrando deve completamente reinventarsi e difficilmente potrà fornire delle guide chiare. L’incapacità di guidare, dimostrata dal mondo degli adulti già con le mancate risposte al movimento “Friday for future”, si conferma oggi con una grave carenza di coinvolgimento, delle parti direttamente interessante, in un dialogo indirizzato a scoprire ed affrontare, tutti insieme, le minacce e le opportunità offerte dalla singolare occasione, che la sorte ci sta offrendo, di ricostruire la quotidianità. Da circa due anni giovani e adolescenti hanno capito che il mondo degli adulti, quello che dovrebbe tutelarli garantendo loro il futuro, lavora per distruggere l’Umanità, ignorando il grido che il Pianeta B non esiste. Coloro che ricoprono ruoli di responsabilità continuano a perpetrare gli stessi errori, trasformando la vita sulla Terra in una bomba ad orologeria, anche dopo che il “lockdown” ha mostrato con grande evidenza la strada da intraprendere, con tempestività e decisione, per disinnescare l’ordigno. In questo quadro paradossale il MIUR, anziché coinvolgere e stimolare ragionamenti su modalità innovative utili ad affrontare l’immediato futuro e i giorni a venire, impegna i docenti in un crescendo di espletamenti burocratici fuori dalla realtà.
Nel 2020 l’Italia democratica dovrebbe mettere in atto il principio di sussidiarietà dettato dall’art. 118 della Costituzione, invece...