30.5.20

Comune di Napoli... Una partecipazione a singhiozzo per le necessarie regole per il verde della città



Documento a cura di Guido Liotti - Green Italia Campania

Ad un passo dalla soluzione, in particolare per il Regolamento del verde urbano, dopo anni di promesse, stimoli, passi indietro, cambi di assessori competenti o meno competenti, sembra che siamo di nuovo punto e a capo.
La gestione del verde pubblico e la progettazione che deve scaturire sui fondi recuperati dalla Città Metropolitana per nuove alberature ed il recupero di molti parchi pubblici non hanno ancora un minimo di cornice regolamentare condivisa con le associazioni che si battono da anni sul tema e che in questi ultimi anni hanno offerto, diremo a questo punto inutilmente, il proprio tempo e le proprie competenze.
La partecipazione, tanto decantata da questa amministrazione comunale, viene sacrificata puntualmente con i contentini dati a qualche "nuova eroina", associazione, comitato o guru del momento, e senza nessuna visione sistematica della tematica.
È il caso di fare il punto sulle ultime vicende che sembravano aver riaperto uno spiraglio dopo anni di mancata attenzione al tema. Ma che, come nel gioco dell’oca, sembra che ci abbiano portato di nuovo al punto di partenza.
Partendo sopratutto dall’azione comunicativa promossa da Green Italia, WWF, Legambiente,  insieme a molti altri soggetti che prese tre anni fa la forma del "Manifesto del verde cittadino", documento offerto anche all’assessore Borriello una volta insediatosi, si era finalmente riaperto un terreno sano di riflessione e operatività. Il Tavolo del Verde, istituito in quell’occasione, doveva portare rapidamente ed una volta per tutte alla tanto auspicata creazione della “Consulta cittadina per il verde pubblico e privatoil tutto per  evitare una volta per tutte gli scempi compiuti in questi anni ed ancora purtroppo in atto.
Il primo passo del tavolo è stato quello di integrare il più possibile le presenze di attori competenti ed impegnati sul tema rispetto al nucleo iniziale del Manifesto.
Il gruppo di lavoro si è articolato su tre sottotemi: Progettazione, Manutenzione/Cura e Partecipazione.
Dopo oltre un anno ed un lungo lavoro di approfondimento in innumerevoli incontri, il Tavolo ha consegnato all’Amministrazione Comunale la bozza del “Regolamento del verde pubblico e privato della città di Napoli", documento anticipato qualche mese prima anche da una bozza di avviso pubblico per la collaborazione alla cura del verde pubblico della città di Napoli, a cura del gruppo di lavoro Partecipazione.
Contestualmente alla consegna si richiedeva l'istituzione della “Consulta del verde” presso il Comune di Napoli e la redazione di una bozza di Piano del Verde della città di Napoli, quale elaborato del futuro PUC.
Va  ricordato in questa sede che l'attuale quadro normativo di riferimento relativo alla tutela e all’implementazione del verde urbano nella città di Napoli, articolato attualmente nelle disposizioni contenute nella variante di salvaguardia al Piano Regolatore Generale e nelle norme di tutela paesaggistica, risente dell’assenza di un RdV, che rappresenta uno strumento necessario per la disciplina globale degli interventi che riguardino la presenza delle specie vegetali nell’area urbana. L’assenza di una progettazione conforme al RdV conduce alla realizzazione di sistemi incoerenti che non permettono una corretta gestione del patrimonio vegetale.
La bozza di RdV prodotta è conforme alla normativa vigente del Piano Regolatore Generale di Napoli e coerente con gli strumenti di pianificazione esistenti quali piani paesistici, aree vincolate dal D.Lgs. 42/2004, parchi nazionali e regionali compresi nel territorio comunale.
Purtroppo un istante dopo la consegna del documento si è assistito all’ennesimo rimpasto di Giunta che ha prodotto in parte nuovamente l’arresto del faticoso processo partecipato del Tavolo.
Con il nuovo assessore competente Felaco comunque è stato attivato qualche incontro del gruppo di lavoro volontario con i soggetti operativi dei sottogruppi citati e un solo incontro con il Tavolo del verde allargato.
A gennaio 2020, in quella sede, stava prevalendo la linea di scorporare alcune premesse al RdV per le linee guida da utilizzare per le progettazioni imminenti (fondi della Città Metropolitana) e una revisione ulteriore del RdV con un diretto coinvolgimento del sevizio competente, per poi rapidamente passare in Commissione comunale competente e poi in Consiglio Comunale.
L’attesa formalizzazione della “Consulta“ dopo un anno o semplicemente uno spazio maggiormente strutturato per la definizione del Piano del verde avevano subito una battuta di arresto.
A distanza di mesi, purtroppo, registriamo una vera e propria latitanza dell’Assessorato e del Servizio competente nei confronti del Tavolo e sugli impegni assunti in precedenza.
Prendendo atto di questa nuova situazione di impasse, Green Italia chiede all'Amministrazione di dare in tempi brevi - anche per dimostrare l'effettiva volontà politica di risolvere le problematiche rispetto alle gravi carenze riscontrate - risposte concrete al fine di evitare ulteriori disastri sul verde urbano, l'ultimo dei quali in ordine di tempo è stato la scriteriata operazione di mutilazioni ad alberi di alto fusto in primavera inoltrata, delineando finalmente una visione strategica moderna e funzionale per il ruolo che riveste oggi il verde urbano nelle aree metropolitane.