Documento a cura di Guido Liotti - Green Italia Campania
Ad un passo dalla soluzione, in particolare per il Regolamento del verde urbano, dopo anni di promesse, stimoli, passi indietro, cambi di assessori competenti o meno competenti, sembra che siamo di nuovo punto e a capo.
Ad un passo dalla soluzione, in particolare per il Regolamento del verde urbano, dopo anni di promesse, stimoli, passi indietro, cambi di assessori competenti o meno competenti, sembra che siamo di nuovo punto e a capo.
La gestione del verde pubblico e
la progettazione che deve scaturire sui fondi recuperati dalla Città
Metropolitana per nuove alberature ed il recupero di molti parchi pubblici non
hanno ancora un minimo di cornice regolamentare condivisa con le associazioni
che si battono da anni sul tema e che in questi ultimi anni hanno offerto,
diremo a questo punto inutilmente, il proprio tempo e le proprie competenze.
La partecipazione, tanto decantata
da questa amministrazione comunale, viene sacrificata puntualmente con i
contentini dati a qualche "nuova eroina", associazione, comitato o
guru del momento, e senza nessuna visione sistematica della tematica.
È il caso di fare il punto sulle
ultime vicende che sembravano aver riaperto uno spiraglio dopo anni di mancata
attenzione al tema. Ma che, come nel gioco dell’oca, sembra che ci abbiano
portato di nuovo al punto di partenza.
Partendo sopratutto dall’azione
comunicativa promossa da Green Italia, WWF, Legambiente, insieme a molti altri soggetti che prese tre
anni fa la forma del "Manifesto del verde cittadino", documento
offerto anche all’assessore Borriello una volta insediatosi, si era finalmente
riaperto un terreno sano di riflessione e operatività. Il “Tavolo del Verde”,
istituito in quell’occasione, doveva portare rapidamente ed una volta per tutte
alla tanto auspicata creazione della “Consulta cittadina per il verde pubblico
e privato”il tutto
per evitare una volta per tutte gli
scempi compiuti in questi anni ed ancora purtroppo in atto.
Il primo passo del tavolo è stato
quello di integrare il più possibile le presenze di attori competenti ed
impegnati sul tema rispetto al nucleo iniziale del Manifesto.
Il gruppo di lavoro si è
articolato su tre sottotemi: Progettazione, Manutenzione/Cura e Partecipazione.
Dopo oltre un anno ed un lungo
lavoro di approfondimento in innumerevoli incontri, il Tavolo ha consegnato
all’Amministrazione Comunale la bozza del “Regolamento del verde pubblico e
privato della città di Napoli", documento anticipato qualche mese prima
anche da una bozza di avviso pubblico per la collaborazione alla cura del verde
pubblico della città di Napoli, a cura del gruppo di lavoro Partecipazione.
Contestualmente alla consegna si
richiedeva l'istituzione della “Consulta del verde” presso il Comune di Napoli
e la redazione di una bozza di Piano del Verde della città di Napoli, quale
elaborato del futuro PUC.
Va ricordato in questa sede che l'attuale quadro
normativo di riferimento relativo alla tutela e all’implementazione del verde
urbano nella città di Napoli, articolato attualmente nelle disposizioni
contenute nella variante di salvaguardia al Piano Regolatore Generale e nelle
norme di tutela paesaggistica, risente dell’assenza di un RdV, che rappresenta
uno strumento necessario per la disciplina globale degli interventi che
riguardino la presenza delle specie vegetali nell’area urbana. L’assenza di una
progettazione conforme al RdV conduce alla realizzazione di sistemi incoerenti
che non permettono una corretta gestione del patrimonio vegetale.
La bozza di RdV prodotta è
conforme alla normativa vigente del Piano Regolatore Generale di Napoli e
coerente con gli strumenti di pianificazione esistenti quali piani paesistici,
aree vincolate dal D.Lgs. 42/2004, parchi nazionali e regionali compresi nel
territorio comunale.
Purtroppo un istante dopo la
consegna del documento si è assistito all’ennesimo rimpasto di Giunta che ha
prodotto in parte nuovamente l’arresto del faticoso processo partecipato del
Tavolo.
Con il nuovo assessore competente
Felaco comunque è stato attivato qualche incontro del gruppo di lavoro
volontario con i soggetti operativi dei sottogruppi citati e un solo incontro
con il Tavolo del verde allargato.
A gennaio 2020, in quella sede,
stava prevalendo la linea di scorporare alcune premesse al RdV per le linee
guida da utilizzare per le progettazioni imminenti (fondi della Città
Metropolitana) e una revisione ulteriore del RdV con un diretto coinvolgimento
del sevizio competente, per poi rapidamente passare in Commissione comunale
competente e poi in Consiglio Comunale.
L’attesa formalizzazione della
“Consulta“ dopo un anno o semplicemente uno spazio maggiormente strutturato per
la definizione del Piano del verde avevano subito una battuta di arresto.
A distanza di mesi, purtroppo,
registriamo una vera e propria latitanza dell’Assessorato e del Servizio
competente nei confronti del Tavolo e sugli impegni assunti in precedenza.
Prendendo atto di questa nuova
situazione di impasse, Green Italia chiede all'Amministrazione di dare in tempi
brevi - anche per dimostrare l'effettiva volontà politica di risolvere le
problematiche rispetto alle gravi carenze riscontrate - risposte concrete al
fine di evitare ulteriori disastri sul verde urbano, l'ultimo dei quali in
ordine di tempo è stato la scriteriata operazione di mutilazioni ad alberi di
alto fusto in primavera inoltrata, delineando finalmente una visione strategica
moderna e funzionale per il ruolo che riveste oggi il verde urbano nelle aree
metropolitane.